5000€ di bonus, dichiara la residenza e passa all’incasso | Per molti italiani è una manna dal cielo
Bonus da 5000 euro - fonte Pexels - suipedali.it
È finalmente arrivata la notizia che tutti speravano di leggere: ecco che cosa prevede questo importante bonus.
Per le famiglie italiane non è un periodo facile. La crisi economica sta facendo sentire il suo effetto in tutto il paese ed è complicato avere a che fare con continui rialzi e con l’inflazione che sta causando serie difficoltà.
Sono soprattutto le famiglie più in difficoltà dal punto di vista economico ad aver richiesto l’entrata in vigore di alcuni importanti bonus. Come quello di cui parliamo oggi, senza dubbio tra i più attesi in tutta Italia.
Ad approvarlo di recente è stato il governo di Giorgia Meloni. L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia non poteva restare indifferente di fronte alle continue richieste avanzate dalle famiglie del nostro paese.
Il bonus è così entrato a far parte della Legge di Bilancio 2025. Ma che cosa prevede nello specifico e quando può essere richiesto?
Bonus da 5.000 euro, ecco i dettagli della Legge di Bilancio
Nel 2025 arriva un nuovo bonus affitto da 5.000 euro annui. È previsto per i lavoratori a tempo indeterminato che si trasferiscono per lavoro. Questo bonus può essere erogato dai datori di lavoro direttamente in busta paga ma non è obbligatorio. Si tratta infatti di una possibilità che le aziende possono cogliere per sostenere i lavoratori senza aumentare gli stipendi.
Il bonus si rivolge a chi viene assunto a tempo indeterminato tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2025, con un reddito annuo inferiore a 35.000 euro. È previsto per coloro che trasferiscono la propria residenza di oltre 100 chilometri dalla nuova sede lavorativa. Le somme erogate non concorrono a formare il reddito fiscale del dipendente, anche se restano rilevanti a fini contributivi e per la dichiarazione ISEE.
Il bonus per gli altri lavoratori
Per gli altri lavoratori, il bonus rimane invariato rispetto alla legge di Bilancio 2024. Consiste dunque in 1.000 euro annui per la generalità dei lavoratori e 2.000 euro per chi ha almeno un figlio a carico. Per usufruire delle agevolazioni, i lavoratori devono fornire autodichiarazioni sul possesso dei requisiti e la documentazione come da contratto d’affitto. Inoltre, è obbligatorio specificare che non si è beneficiato di analoghi rimborsi.
Questo incentivo rappresenta una misura per rendere più attrattive le offerte di lavoro anche se distanti dalla propria residenza. Serve per favorire la mobilità professionale. È però bene specificare che spetta al datore di lavoro se erogarlo o meno.