Una sfida estrema: pedalare attraverso i ghiacci in Alaska per mostrare al mondo gli effetti del surriscaldamento e dell’inquinamento. E’ questa la missione di Alex Bellini che tornerà negli Stati Uniti per percorrere quasi 2000 chilometri a bordo di una bicicletta prototipo, realizzata da ingegneri ed esperti italiani, fatta con materiale e plastica riciclata.
E così, dopo aver studiato i fiumi dell’Asia più colpiti dall’inquinamento, l’esploratore e divulgatore scientifico si avventurerà in un nuovo progetto chiamato “Eyes on ice” che partirà il prossimo 13 febbraio e lo vedrà protagonista – insieme alla sua bici – partendo da Anchorage fino al villaggio di Nome; nel 2025 toccherà alla Groenlandia sciando da sud a nord per un percorso di 2600 chilometri e infine nel 2026 tappa nell’Oceano Artico per tentare di diventare il primo esploratore italiano a raggiungere il Polo Nord geografico sciando per 1000 chilometri in Canada.
Protagonista del viaggio sarà la fatbike “Impact”, un prototipo realizzato con stampa 3D e con il telaio in plastica riciclata. La bici attraverso la quale si sposterà, infatti, è un mezzo decisamente fuori dal comune: realizzata in policarbonato, questa è testata per resistere a condizioni estreme e fatto su misura. L’idea alla base del suo utilizzo è anche che, promuovendo questo mezzo, si possa stimolare l’uso futuro di plastica riciclata per la produzione di bici o altri oggetti, un messaggio a sostegno dell’ambiente e delle possibilità di riciclo
Una sfida estrema nella quale Bellini, accompagnato dal suo amico e atleta Alessandro Plona, dormirà scavando rifugi nella neve con la stessa tecnica dei cacciatori dell’Alaska e mangiando per lo più cibi liofilizzati. .
L’obiettivo della missione è quello di osservare i cambiamenti climatici, ma non solo, nelle regioni polari. Questo perché questi luoghi sono le sentinelle dei cambiamenti climatici. L’Alaska, ad esempio, è uno degli stati che si riscalda più velocemente. La durata prevista per la nuova esplorazione è di quasi un mese nel quale Bellini si troverà a pedalare tra ghiaccio e temperature che possono arrivare fino a -35 gradi.
Per Bellini non sarà la prima volta: già 21 anni fa, infatti, il divulgatore scientifico approdò nello stato americano scattando migliaia di fotografie. Ora, a distanza di tempo, tornerà per valutare i cambiamenti del paesaggio dovuti al surriscaldamento globale e all’inquinamento. Un viaggio che sarà anche comparativo cercando di sensibilizzare su un tema sempre più importante utilizzando un mezzo come la bicicletta che rappresenta il perfetto esempio di mobilità sostenibile e circolazione a impatto zero.