Alzheimer, puoi scoprirlo già da giovane | Svolta storica: ecco il sintomo che lo preannuncia
Ci sono quattro campanelli d’allarme che arrivano fin da giovani. Se li riconosci, puoi stare molto meglio: ecco quali sono.
Purtroppo, molti di noi sanno che cosa significa avere a che fare con parenti, genitori e nonni che soffrono di Alzheimer. Ricordiamo che si tratta di una delle malattie neurodegenerative peggiori, che ha effetti negativi anche per coloro che assistono una persona che ne soffre.
L’Alzheimer colpisce la memoria, le capacità cognitive, il linguaggio e il comportamento. Si stima che oltre 55 milioni di persone nel mondo ne soffrano. Di questi, 1,2 milioni abitano in Italia, dove si stima che questo numero possa addirittura raddoppiare entro il 2050.
Combattere l’Alzheimer purtroppo è tutto meno che facile. La sua progressione sembra spesso inevitabile ma non è sempre così. Infatti, ci sono dei farmaci che ne possono rallentare la diffusione, ma questi devono essere assunti con largo anticipo rispetto a quando ormai l’Alzheimer sta colpendo.
Per questo motivo, sapere quali sono i sintomi precoci di questa malattia è più importante che mai. Sapevi che ci sono quattro segnali d’allarme che arrivano fin da giovani e che ti permettono di capire che c’è qualcosa che non va? Ecco quali sono.
Alzheimer, i segnali precoci
Il segnale più comune è la perdita progressiva della memoria. Dalla difficoltà nel ricordare le parole a quella nel comprendere le relazioni spaziali, ma anche le difficoltà nel ragionare e nel giudicare. E poi c’è la riduzione delle capacità di giudizio e l’impulsività, segnale spesso associato al deterioramento dei lobi frontali.
Inoltre, attento alla riduzione dell’attenzione e alla facilità a distrarsi, che sono progressive e peggiorano nel tempo. L’Alzheimer può anche danneggiare le aree del cervello legate alle emozioni, causando depressione e cattivo umore.
I principali fattori di rischio dell’Alzheimer
A rappresentare un forte fattore di rischio dell’Alzheimer è la depressione, che raddoppia il rischio nelle donne e lo quadruplica negli uomini. Ci sono poi le situazioni di obesità, sovrappeso, disfunzioni erettili, insonnia e apnee notturne, ulteriori fattori associati ad una cattiva salute mentale.
Mantenere il cervello in salute richiede prevenzione. Questo attraverso il controllo del peso, un sonno regolare e la gestione dei disturbi emotivi. Se riconosci uno dei segnali di allarme che si sviluppano fin da giovani, allora puoi rallentare lo svilupparsi dell’Alzheimer. Ne sarai felice tu, ma lo saranno anche le persone che si prendono cura di te.