Tifosi scioccati e in lacrime: un tremendo lutto sconvolge il mondo del ciclismo. Se n’è andato per sempre un ex campione del pedale
L’ex campione dei pesi massimi George Foreman, che ha combattuto e perso contro Muhammad Ali nell’iconico “Rumble in the Jungle” del 1974 prima di riprendersi il titolo iridato due decenni dopo, se n’è andato per sempre all’età di 76 anni.

Lo ha annunciato la sua famiglia con un post sulla pagina Instagram ufficiale dell’ex Re del ring: “Con profondo dolore annunciamo la scomparsa del nostro amato George Edward Foreman Sr che se n’è andato serenamente il 21 marzo 2025, circondato dai suoi cari“.
Purtroppo non è solo la boxe a essere in lutto per la scomparsa di ‘Big George’, uno dei più grandi interpreti della ‘noble art’: anche il mondo del ciclismo italiano è sconvolto da un’improvvisa e dolorosa perdita.
Ciclismo su pista: addio ad Alessandro Pavan, ex campione italiano
Lutto nel mondo del ciclismo: è morto Alessandro Pavan. L’ex campione italiano su pista alla fine degli anni Ottanta è stato rinvenuto cadavere nel suo letto, forse, stroncato da un infarto. Alessandro Pavan da giovane ha vinto diversi titoli nazionali: da esordiente nella corsa a punti al Vigorelli nell’85, da allievo nell’inseguimento a Lanciano nell’87 e da juniores al Bottecchia nell’88.
Aveva iniziato a correre da giovanissimo e fino alla categoria juniores è sempre rimasto nelle file della Ciclistica Bannia per poi indossare la casacca della Trevigiani dopo il passaggio tra i dilettanti. Dopo essersi ritirato dall’attività agonistica Pavan è uscito del tutto dal mondo del ciclismo: si è laureato nel campo del costume e della moda presso l’Università di Urbino, ha lavorato per quattro anni in Inghilterra per poi fare ritorno in Italia e continuare l’attività di progettazione della calzature di alta moda, per la quale era molto ricercato, da remoto.

Non riesce a darsi pace Italo Pavan, il papà di Alessandro, per un decesso fulmineo e senza avvisaglie di alcun tipo: “Non aveva alcuna malattia, stava bene, curava in maniera attentissima il suo fisico e la salute. L’altro giorno l’ho chiamato al telefono, ma non rispondeva. Sono andato a vedere cosa fosse successo. La porta era chiusa e la casa sembrava vuota. Ho avuto un presentimento e ho chiamato i Vigili del Fuoco che hanno aperto forzando la serratura e solo allora abbiamo constatato la sua morte. Ci sentivamo sempre al telefono, non c’erano avvisaglie di nessun tipo. Ora siamo in attesa di sapere qualcosa di più e solo dopo l’autopsia potremo capire i motivi del decesso“.