Finale davvero imprevedibile all’Amstel Gold Race. Un outsider beffa i due favoriti di un soffio
Con il rientro di Evenepoel, vincitore alla Freccia del Brebante, e un Pogacar voglioso di rifarsi della sconfitta subita da Van der Poel alla Parigi-Roubaix, c’erano tutte le premesse per assistere a un duello tra il campione del mondo e quello olimpico in carica per aggiudicarsi l’Amstel Gold Race. E così è stato anche se con un finale imprevisto.
La corsa si è animata a 40 chilometri dall’arrivo. Merito del solito Pogacar. Dopo un primo allungo con Alaphilippe, lo sloveno ha allungato, guadagnando una trentina di secondi dal gruppo degli immediati inseguitori. Quando sembrava lanciato verso l’ennesimo assolo vincente, l’andatura di Pogacar è scesa di intensità, una situazione che ha permesso agli inseguitori di accorciare le distanze fino a riprenderlo a 9 chilometri dall’arrivo.
In due si sono riportati sullo sloveno, lo stesso Remco Evenepoel e il danese della Lidl, Mattias Skjelmose. Nessuno ha provato ad allungare nel finale. Tra sguardi reciproci, i tre in fuga, a 3 chilometri dal traguardo, hanno rallentato l’andatura a tal punto che il gruppo degli inseguitori guidato da Van Aert ha provato ad accorciare senza tuttavia riuscirci.
Evenepoel e Pogacar superati in volata, chi ha vinto l’Amstel Gold Race
C’è Evenepoel al comando del gruppo ai 500 metri dall’arrivo. Il belga prova a scattare e Pogacar lo affianca. Skjelmose li insegue. E’ una volata tiratissima ma, alla fine, è proprio il danese a spuntarla. In diretta non c’è certezza sul suo trionfo ma la pacca sulla spalle di Pogacar è più di un indizio sulla sua vittoria. Skjelmose attende il verdetto e il fotofinish finale toglie ogni dubbio.
E’ il danese è prevalere davvero di un soffio su Pogacar. Evenepoel chiude al terzo posto e precede di una posizione il connazionale Van Aert, primo in volata nel gruppo degli inseguitori. Quinto Matthews mentre il campione in carica della Amstel, Tony Pidcock si piazza al nono posto.
Per Skjelmose è la vittoria più importante della carriera. Dopo un Giro del Lussemburgo, un Giro di Svizzera e il titolo nazionale danese nel 2023, il corridore della Lidl arricchisce il suo palmares con un trionfo di rilievo in una delle gare in linea più attese della stagione. Per Pogacar, un secondo posto non senza rammarico. Rispetto a quello della Roubaix, scaturito per una caduta a 40 km dal traguardo, lo sloveno sembrava davvero padrone dell’Amstel prima del calo nel finale e della successiva beffa al traguardo.
