Il divieto di sosta è tra le infrazioni stradali più sanzionate in Italia. Ora si è aggiunta un’altra situazione passibile di multa fino a 300 euro
La ricerca di un parcheggio libero e possibilmente gratuito è un autentico tormento quotidiano per moltissimi automobilisti. A chi non è capitato di affannarsi lungamente per trovare uno stallo disponibile anche a molta distanza dal luogo di destinazione e dopo aver percorso chilometri sfidando il traffico e altri automobilisti in cerca anche loro dell’ambito traguardo.

Bisogna armarsi di pazienza e nervi saldi nel lungo peregrinare che, spesso, si conclude anche senza esito. A quel punto o si lascia l’auto in un parcheggio a pagamento con il rischio di spendere una cifra anche elevata nel caso la sosta si protragga per più ore oppure in posti non consentiti, con il rischio di esporsi a multe ingenti e anche alla rimozione del veicolo.
Proprio per le ricorrenti difficoltà a trovare parcheggio, non può essere una sorpresa il fatto che le multe per divieto di sosta si collochino ai primi posti delle infrazioni stradali più sanzionate. Pensate che a Milano, nel 2023, sono state rimosse addirittura 31 mila auto in divieto di sosta, un numero enorme che rende al al meglio le dimensioni di quanto accade quotidianamente nelle grandi città e non solo.
Nuova multa per divieto di sosta, attenzione a parcheggiare in questi posti
Alle situazioni sanzionabili con una multa per divieto di sosta se n’è aggiunta recentemente un’altra che si riferisce al divieto di occupazione abusiva degli spazi dedicati alla ricarica delle auto elettriche. Si tratta di un’introduzione recente nel Codice della Strada dovuta alla diffusione sempre più capillare delle colonnine di ricariche che possono essere poste all’interno delle aree di parcheggio tradizionali o di quelle afferenti altri luoghi pubblici come i centri commerciali.
In un paese come nel nostro dove non ci si fa scrupoli ad occupare i posti auto riservati ai disabili, di certo in tanti non si faranno scrupoli a piazzarsi laddove devono sostare le auto in ricarica. Chi incorre in questa infrazione può essere sanzionato in base a quanto disposto dall’articolo 158 del Codice della Strada comma 1 lettera h-ter.

La normativa stabilisce che il divieto di occupazione di uno stallo di ricarica vale sia per la fermata (ossia per lo stop momentaneo della marcia) quanto per la sosta dell’auto. Inoltre, il divieto si applica anche agli stessi veicoli elettrici che rimangono in sosta sullo stallo dedicato dopo aver terminato la ricarica della batteria.
In tutti i casi, la multa per i trasgressori va da 41 a 168 euro per ciclomotori e motoveicoli e da 87 a 334 euro per i restanti veicoli. Anche per la sosta vietata sulle piazzole di ricarica è prevista la rimozione forzata del mezzo con un ulteriore aggravio di spese per il suo recupero. La rimozione è giustificata dal fatto che l’occupazione abusiva di questi spazi interrompe, di fatto, il funzionamento delle colonnine di ricariche non garantendo a chi ne ha necessità di usufruire di un servizio per il quale può aver pagato anche un abbonamento con il gestore di riferimento.