Assegno Unico bye bye, da oggi cambiano le regole | Era il terrore di tutti i genitori
Pessime notizie per tutti gli italiani: la scelta del governo di Giorgia Meloni fa discutere, ecco le novità sull’Assegno unico.
Sono anni difficili per tutti gli italiani. L’inflazione e la crisi economica stanno facendo sentire il loro effetto e la situazione non sembra essere destinata a migliorare. Almeno, non nel breve periodo.
Il governo di Giorgia Meloni in questi anni è andato incontro agli italiani promuovendo una lunga serie di bonus e di agevolazioni anche importanti. Tuttavia, restano le difficoltà per le famiglie italiane di fare i conti con spese sempre più alte e ingenti.
Ora arriva però le notizia a proposito dell’Assegno Unico. Il Governo italiano sta valutando infatti una revisione dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. L’intenzione è quella di introdurre cambiamenti significativi con la nuova Legge di Bilancio 2025.
L’obiettivo principale è dunque quello di focalizzare il sostegno economico sulle famiglie a basso reddito e quelle numerose. Questo specialmente se includono membri con disabilità. Al momento, l’Assegno Unico e Universale viene percepito come una misura che non premia adeguatamente la natalità e che presenta delle criticità.
Legge di Bilancio, le novità sull’Assegno Unico e Universale
Secondo le prime indiscrezioni, il Governo potrebbe ridurre o addirittura eliminare del tutto il beneficio per le famiglie che non presentano la dichiarazione ISEE. Oppure, per quelle che dichiarano redditi superiori ai 45.000 euro annui. In questo modo, le risorse verrebbero destinate alle famiglie in maggiore difficoltà economica, in particolare per quelle numerose o dove ci sono figli con disabilità.
Ad influenzare la riforma dell’Assegno Unico e Universale, è anche la procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea contro l’Italia nel luglio del 2024. Questo a causa dell’esclusione dei lavoratori stranieri dall’accesso all’assegno.
La posizione del governo
Nonostante le smentite del governo, le dichiarazioni di alcuni esponenti del governo (tra cui la stessa Premier e la ministra Roccella) sembrano invece confermare l’intenzione di rendere l’Assegno Unico e Universale uno strumento più mirato. In questo modo si abbandonerebbe l’idea di universalità che caratterizzava il sussidio almeno all’inizio, quando era stato erogato sotto il governo di Mario Draghi.
Questa riforma, prevista per il 2025, potrebbe comportare una revisione dell’assetto dell’Assegno Unico e Universale. Verrebbero dunque tolte agevolazioni per le famiglie del ceto medio-alto in favore di una distribuzione delle risorse più selettiva e focalizzata per i nuclei familiari più in difficoltà.