Auto elettriche cinesi, nel 2030 saranno il 7% del mercato europeo
L’Europa sembra ormai pronta alla rivoluzione delle auto elettriche. Se altri mercati, come quello cinese ad esempio, sembrano aver ormai fatto il passo, con gli automobilisti a scegliere soprattutto vetture a zero emissioni, in Europa la diffusione delle auto green è ancora a macchia di leopardo.
E’ in questo scenario che le auto elettriche cinesi potrebbe trovare terreno fertile per diffondersi ancora di più. Tanto che, entro il 2030, le vendite in Europa di auto con marchio cinese potrebbero raggiungere una quota di mercato del 7% o anche superiore.
Le auto elettriche cinesi alla conquista dell’Europa
La nuova stima sul tasso di diffusione delle auto elettriche cinesi arriva dal studio “Casa e Chiesa nel settore dell’auto”, l’indagine sulla mobilità degli italiani condotta annualmente da ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio della Sharing mobility e dell’Automotive Digital, e da Bain & Company. Secondo questo studio commissionato dall’associazione che si occupa di autonoleggio, infatti, la percentuale di auto cinesi in Europa potrebbe anche superare quota 7% nel 2030 e questo per la capacità di questi brand provenienti dal gigante asiatica di approdare con modelli di segmento più basso a prezzi competitivi.
Proprio il prezzo, più basso rispetto ai modelli che montano la stessa dose di tecnologia, è uno dei fattori principali del successo di questi modelli. L’impatto principale di questa avanzata delle auto cinesi, secondo lo studio, sarà su Paesi come l’Italia, il Regno Unito e la Francia, che sono tra i principali importatori di veicoli mentre potrebbe essere meno marcato in altre nazioni. Secondo lo studio, inoltre, sta per arrivare una nuova fase della geopolitica dell’auto, un cambio di paradigma in cui l’Europa è solo una piccola parte di un quadro più ampio.
Proprio per spiegare l’avanzata dei marchi cinesi viene infatti citata un’interessante statistica sulle auto vendute in Cina. Se nel 2019 nel grande Paese asiatico il 42% delle auto vendute era di marchio europeo e il solo il 27% era di brand locali, nel 2023 la situazione è cambiata radicalmente. Lo scorso anno in Cina il 43% delle auto immatricolate apparteneva a brand locali e solo il 32% a marchi europei.
Ecco quindi che l’emergere di nuovi attori nel mercato automobilistico globale invita all’attenzione l’Europa, Italia compresa, ma, al tempo stesso, può rappresenta un’opportunità di crescita, collaborazione e innovazione. A tutto vantaggio dello sviluppo dell’auto elettrica, pronta finalmente a fare l’accelerata decisiva per diventare il nuovo standard di riferimento per automobilisti e case. Disegnando così un nuovo tipo di mobilità, sempre più sostenibile e meno inquinante.