Quando si parla di auto elettriche, ovviamente, una delle parti più importanti è senza ombra di dubbio la batteria. Questa, infatti, rappresenta il cuore di qualsiasi modello e preservarne la funzionalità il più a lungo possibile, aumentando l’autonomia è uno degli obiettivi di qualsiasi automobilista si trovi a guidare un veicolo a zero emissioni.
Avere un batteria perfettamente funzionante, infatti, aumenta il ciclo di vita di un’auto elettrica. Oltre ai classici consigli da mettere in pratica, però, un team di ricercatori tedeschi provenienti da vari istituti di ricerca e guidati dal professor Philipp Adelhelm dell’Helmholtz Centre di Berlino e della Humboldt University, ha scoperto che la ricarica a impulsi allunga la vita della batteria.
I cicli di carica e scarica influiscono su durata e prestazioni della batteria. Adottare protocolli di ricarica nuovi può quindi essere utile per diminuire lo stress a cui sono sottoposte le celle . Oltre che a preservarne il buono stato di salute. Proprio per questo il team di ricercatori ha svolto una serie di misurazioni su batterie agli ioni di litio con anodo in grafite e una chimica NMC532, composta cioè con 5 parti di nichel, 3 parti di manganese e 2 parti di cobalto.
Su queste batterie, poi, sono stati avviati vari cicli di ricarica. In alcuni casi sono stati adottati metodi tradizionali, con la classica ricarica a corrente continua. Mentre su altri veicoli si è scelto di provato un sistema di ricarica a impulsi ad alta frequenza.
Dopo i cicli di ricarica le celle sono state aperte. Scoprendo così che quelle sottoposte alla corrente continua riportavano anodi con fratture più evidenti e ispessimenti nella struttura. Quelle che invece erano state ricaricate a corrente a impulsi, al contrario, hanno evidenziato una distribuzione più omogenea degli ioni di litio sull’anodo che ha ridotto lo stress a cui le celle sono sottoposte durante le fasi di ricarica.
Una scoperta che potrebbe quindi rivoluzionare il modo di ricaricare i veicoli elettrici del futuro permettendo così di preservare lo stato di salute della batteria allungandone il ciclo di vita. Così facendo, infatti, le unità sarebbero sottoposte a un minore deterioramento con un conseguente incremento delle prestazioni nel tempo. Ciò significa un minore bisogno di sostituire la parte più importante in un’auto elettrica e anche una spesa minore per gli automobilisti.
Il deterioramento delle prestazioni della batteria rimane, ancora oggi, una delle cause che spinge a cambiare la propria auto elettrica, che, a lungo andare, è soggetta a reggere meno la carica facendo calare l’autonomia. Ma così facendo un altro dei problemi delle auto elettriche potrebbe, se non essere risolto, quantomeno contenuto. Dando agli utenti la possibilità di cambiare vettura meno spesso.