Auto elettriche, dal 2029 saranno più di benzina e diesel messe insieme
Il momento della svolta, per le auto elettriche, è dietro l’angolo. Queste vetture, nonostante facciano ancor fatica d imporsi, sono destinate a diventare il futuro. Tanto che secondo un rapporto della società di ricerca Dataforce, la domanda di auto elettriche tornerà alta nel 2025, mentre, dal 2029, in Europa saranno vendute più auto elettriche che veicoli a diesel e benzina messi insieme.
Una previsione che, al momento, sembra fin troppo ottimistica visto che in quasi tutti i mercati europei la quota di queste vetture è nettamente inferiore agli altri tipi di alimentazione tranne che nei mercati del nord come Norvegia o Svezia. Sono in molti, però, a concordare sul fatto che, nei prossimi anni, le auto elettriche acquisteranno un peso notevole nell’economia mondiale.
La previsione per le auto elettriche
Secondo l’analisi effettuata da Dataforce, quindi, il punto di svolta per le auto elettriche è molto vicino. Tanto che il prossimo anno le auto elettriche conquisteranno il 23% del mercato europeo, cifra destinata a raddoppiare entro la fine del decennio, raggiungendo il 48%. Al stesso, poi, la quota combinata di autovetture diesel e benzina calerà dal 64% del 2023 a un modesto 34% nel 2029. Ecco, quindi, come avverrà il sorpasso: da un lato caleranno le auto benzina e diesel e dall’altro aumenteranno sempre più quelle a batteria.
Un meccanismo che sembra ricalcare quello degli ecoincentivi, quindi, con la rottamazione delle vecchie auto in favore di quelle più nuove. Una sorta di ricambio generazionale favorito anche dalle case automobilistiche, con una percentuale sempre maggiore di brand che stanno iniziando a produrre solo vetture alla spina, e anche dei governi attraverso forme di incentivo che premiano gli automobilisti che scelgono l’elettrico abbandonando i motori endotermici.
Un cambiamento che sarà guidato da diversi fattori, tra cui l’adozione di obiettivi più rigorosi per la riduzione delle emissioni e l’introduzione di auto elettriche più accessibili grazie alle economie di scala. Inoltre, i miglioramenti nell’autonomia e dei tempi di ricarica renderanno questi veicoli più attraenti per i consumatori. Per far si che la transizione verso la mobilità elettrica abbia successo, quindi, il contributo degli stati europei sarà fondamentale sia per lo sviluppo delle infrastrutture, sia per una nuova politica sui prezzi di questi veicoli, giudicati ancora oggi troppo costosi senza l’aiuto degli ecoincentivi. Per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica imposti dall’Europa, infatti, il ritmo attuale non è accettabile e serve una nuova accelerata per riuscire a rientrare nei parametri imposti dalla Comunità Europea.