Auto elettriche, la ricarica si potrà pagare anche con POS
La novità riguarda le colonnine di ricarica che dovranno garantire la possibilità di pagare con carte di credito e bancomat
Il mondo delle auto elettriche è pronto a cambiare per svilupparsi ancora di più e coinvolgere il maggior numero di automobilisti possibili. Non tanto per l’arrivo di un nuovo modello rivoluzionario, quanto per la novità che riguardano la ricarica e i metodi di pagamento. Il 13 aprile 2024, infatti, segna l’entrata in vigore del regolamento AFIR che introduce, tra le tante novità, anche una necessaria semplificazione dei processi di pagamento per la ricarica.
Da ora in avanti, infatti, i gestori dei punti di ricarica dovranno consentire la possibilità di effettuare una ricarica ad hoc, cioè immediata, utilizzando strumenti di pagamento elettronico diffusi nell’Unione Europea.
Ricariche auto, sarà obbligatorio il POS
Una novità importante che, nella pratica, permetterà di ricaricare la propria auto elettrica in ogni condizione. Le stazioni di ricarica, infatti, dovranno essere predisposte per accettare il pagamento utilizzando carte di credito, debito o sistemi di pagamento senza contatto, senza la necessità di sottoscrivere abbonamenti o contratti specifici.
Un’agevolazione importante che è destinata a incentivare ulteriormente l’uso dei veicoli elettrici, ancora troppo poco sviluppati in Italia. Una decisione che permetterà quindi di ricaricare l’auto elettrica pagando con carte di credito, di debito o con sistemi contactless e che rientra in un quadro più ampio.
Dal 1 gennaio 2027, infatti, tutte le colonnine pubbliche di ricarica, anche quelle installate prima del 13 aprile 2024, dovranno conformarsi a questi nuovi standard. I gestori, quindi, avranno qualche anno di tempo per adeguare le infrastrutture esistenti alle nuove normative, ma già ora molti si stanno portando avanti consentendo così il pagamento in questo modo.
Il Regolamento AFIR, indica che, in futuro, le tariffe per la ricarica dovranno essere esplicitamente indicate presso ogni punto di ricarica. Così facendo si potrà sapere il costo per kWh, eventuali tariffe aggiuntive per minuto di occupazione della stazione e altre possibili componenti del prezzo che dovranno essere facilmente accessibili e comprensibili ai consumatori, un po’ come già succede con i benzinai tradizionali.
Gli obiettivi da raggiungere entro il 2025 e il 2027, infine, riguardanti le stazioni di ricarica lungo la rete stradale centrale TEN-T (la rete transeuropea dei trasporti) stabiliscono che queste dovranno fornire specifiche potenze di uscita e includere un numero minimo di punti di ricarica ultraveloci. Obiettici che sono molto simili anche per la rete stradale globale TEN-T, con scadenze che si estendono fino al 2035, testimoniando una visione lungimirante verso un’Europa sempre più verde e interconnessa.