Ecoincentivi, progresso tecnologico e una coscienza sempre più sviluppata verso la tematica ambientale. Sono questi i fattori che stanno portando le auto elettriche, seppur lentamente, a diventare sempre più importanti nel mondo a quattro ruote. Una crescita lenta, sicuramente, ma costante che sottolinea ancora una volta come quello delle vetture a zero emissioni sia il segmento che rappresenta il futuro dell’automobilie.
Negli ultimi anni le auto elettriche sono cresciute a dismisura anche se la loro diffusione non è uniforme. Esistono, infatti, alcune nazioni dove la loro percentuale è bassissima mentre in altri il loro sviluppo è altissimo. Negli ultimi mesi si è visto in particolare come le tre aree principali – Cina, Europa e Nord America – abbiano mostrato tassi di crescita diversi.
Secondo la società di ricerca Rho Motion, nei primi cinque mesi dell’anno sono stati acquistati – a livello globale – oltre 5 milioni di vetture che possono vantare una propulsione elettrica, sia pura al 100% che ibrida ricaricabile e non. Un dato che si tramuta in un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Solo a maggio le vendite sono state circa 1,3 milioni, anche in questo caso con un aumento del 20% rispetto allo stesso mese del 2023.
A trainare tutti, però, è specialmente la Cina, con un aumento del 31% su base annua nel periodo gennaio-maggio e del 36% nel solo mese di maggio. Secondo il rapporto, l’Europa, invece, è quella che procede a un ritmo più lento, facendo registrare un aumento solo del 4%, mentre Stati Uniti e Canada insieme si sono fermati al 5%. Inoltre, a maggio il mercato europeo è diminuito del 9% rispetto all’anno precedente, mentre Stati Uniti e Canada si sono ridotti di circa il 3%.
Stando ai dati, quindi, è soprattutto merito della Cina se le auto elettriche stanno crescendo a un ritmo importante. Questo mercato, infatti, non solo è il più grande, con una quota superiore al 50%, ma è anche quello in più rapida crescita, mentre i mercati europei e nordamericani sono più piccoli e sembra abbiano già raggiunto il plateau. Equilibri che potrebbero però cambiare con l’introduzione dei dazi da parte dell’Europa, che ha deciso di applicare nuove tariffe più alte sulle auto elettriche cinesi, seguendo gli Stati Uniti, che hanno quadruplicato le tariffe dal 25% al 100%.
Una mossa che sfavorirà di certo le auto cinesi e che potrebbe incrementare la vendita di quelle interne. Oppure far rallentare ulteriormente il mercato delle auto a zero emissioni facendo rallentare il processo di transizione ecologica in atto sia in Europa che negli Stati Uniti, non a caso i mercati che vanno a ritmo inferiore rispetto a quello cinese.