Auto elettriche, per NIO non solo ricarica: c’è il battery swap
Quello delle auto elettriche è un settore che si sta ancora sviluppando. Se nell’universo delle vetture endotermiche, ossia quelle vetture alimentate a benzina o diesel, dal punto di vista della propulsione tutto o quasi è stato scoperto, diverso è il discorso per il mondo delle vetture a zero emissioni, relativamente nuovo e ancora tutto da esplorare.
Proprio per questo le grandi case automobilistiche stanno portando avanti diversi piani di ricerca che puntano a migliorare sempre di più le auto elettriche concentrandosi in particolare sulle batterie, il cuore di questi veicoli. Tra queste c’è NIO, brand cinese che, dal 2025, punterà anche sulla tecnica del battery swap, ossia la possibilità di sostituire la batteria scarica con una nuova al massimo della carica accorciando così i tempi di attesa.
NIO, per la ricarica del futuro c’è il battery swap
Una soluzione, quella del battery swap, che sta prendendo sempre più piede. In Europa, infatti, sono presenti anche 43 stazioni per il battery swap, che puntano proprio a fornire batterie già cariche per la sostituzione di quelle scariche su cui NIO punta in alternativa alla ricarica con un cavo a una colonnina elettrica. Tra le auto elettriche che adottano questa tecnologia di batteria intercambiabile c’è NIO EL6, un SUV che dichiara circa 530 km di autonomia.
L’idea del marchio è quella, entro la fine del 2025, di costruire almeno 1.000 strutture fuori dalla Cina che possano ricaricare la batterie scariche. Grazie alla tecnica battery swap, infatti, i pacchi batteria scarichi vengono sostituiti in circa 5 minuti nelle stazioni dedicate con un risparmio notevole di tempo e un conseguente vantaggio per gli automobilisti che non saranno più costretti ad aspettare mezz’ora prima di ripartire.
In questo modo, inoltre, ci si potrebbe avvicinare sempre più a quello che succede con le auto endotermiche dove il pieno impiega pochi minuti. Quella del battery swap, però, non è l’unica soluzione alla quale lavora il brand cinese. Un’altra tecnologia che NIO porta avanti è quella delle batterie allo stato semisolido. Già realizzata con 150 kWh di capacità per NIO ET7, l’ammiraglia a 3 volumi del marchio questa potrebbe essere un’altra delle soluzioni a disposizione visto che dai test garantisce un’autonomia vicina ai 1.000 km.
La strategia di NIO è quella di posizionarsi su un livello premium, lasciando a ONVO – il brand appena nato – la fascia immediatamente inferiore del cosiddetto mass market. Come sta succedendo con ONVO L60, il SUV che punta a sfidare Tesla Model Y. Un primo esempio è dato dalla ONVO L60, un SUV paragonabile a una Tesla Model Y.