Con lo sviluppo delle auto elettriche gli automobilisti stanno iniziando ad interrogarsi sui metodi per risparmiare. Così come succede per le auto a benzina o diesel, scegliendo il distributore che costa meno anche a costo di percorrere qualche chilometro in più, infatti, anche per la ricarica dei veicoli elettrici è possibile fare lo stesso ragionamento.
In questo caso, però, non c’è solo la possibilità di scegliere il gestore della colonnina, nonostante i prezzi in aumento, ma anche quella di usufruire della ricarica domestica, per chi ha un garage attrezzato. Che, nella maggior parte dei casi, permette di risparmiare.
“Quanto costa ricaricare le batterie di una vettura elettrica?” è una delle domande più gettonate tra gli automobilisti che, per la prima volta, si avvicinano al mondo delle auto green. Ovviamente è impossibile dare una risposta univoca perché il prezzo è influenzato da diversi fattori – proprio come succede per la benzina – tra cui momento storico, gestore dell’impianto elettrico e tanto altro ancora.
L’equivalente del litro di carburante come unità di misura, nella ricarica delle batterie, è il kWh, utile per esprimere il quantitativo di energia che una batteria può immagazzinare al proprio interno. Calcolando il costo al kWh delle diverse soluzioni di ricarica, moltiplicato per il quantitativo di kWh che la batteria può contenere, si può ottenere una indicazione del costo di ricarica al netto di eventuali dispersioni e perdite di efficienza nel processo di ricarica.
Ma quello che emerge è soprattutto che la ricarica effettuata a casa è più conveniente rispetto a quella presso le colonnine di ricarica pubbliche. Questo perché la ricarica domestica avviene mediamente al prezzo più basso, a patto però di accettare il fatto che l’auto impieghi più tempo a ricaricasi. In quanto la potenza massima che potrà essere fornita alla macchina sarà sempre come massimo pari alla potenza del contatore domestico.
In generale questo non rappresenta un problema, in quanto la ricarica domestica è fatta in orari notturni durante i quali la macchina resta parcheggiata in garage o nel posto privato. Per calcolare il costo al kWh della ricarica domestica è sufficiente prendere le ultime bollette ed evidenziare quanto pagato IVA inclusa, sottraendo a questa cifra la eventuale quota del canone RAI se presente.
La cifra ottenuta, quindi, dovrà essere divisa il numero di kWh complessivamente erogati e riportati in bolletta, ottenendo così il costo al kWh. Ma se la necessità è di avere una soluzione “stop&go”, quindi rapida e che consenta alla vettura di rimettersi in marcia in breve tempo, ecco che la colonnina pubblica diventa una necessità.