Mobilità sostenibile

Auto elettriche, solo il 38% delle case in Italia può avere una colonnina di ricarica

Per permettere alle auto elettriche di svilupparsi anche in Italia c’è bisogno di un passo avanti sulle infrastrutture e colonnine di ricarica. E se quelle pubbliche hanno ormai superato quota 50.000 unità, per quella private, nonostante il bonus per l’installazione di colonnine e wallbox, la situazione sembra più complicata.

A renderlo noto è una ricerca condotta da Idealista, il famoso portale specializzato in immobili, che ha analizzato 1,3 milioni di annunci immobiliari pubblicati nel database per tutto il 2023, contando quelli che dichiaravano di avere un posto auto indipendentemente dal fatto che comportasse un prezzo aggiuntivo, che fosse scoperto o che si trovasse nello stesso edificio, che ha evidenziato come solo il 38% delle case italiane potrebbe installare una colonnina di ricarica per auto elettriche.

Solo una casa su 3 può installare una colonnina

I dati, dunque, evidenziano come il problema della ricarica domestica sia di difficile soluzione. Questo perché circa 2 abitazioni su 3 in Italia, con una percentuale del 62% sul totale, non possono installare una colonnina di ricarica non disponendo di un box o di un garage privato in cui installare il sistema che permette alle auto elettriche di ricaricarsi durante la notte o comunque in sosta.

Un’auto elettrica in ricarica – Foto Shutterstock | di Supamotionstock.com

Un problema che riguarda soprattutto le grandi città, proprio quelle in cui risiedono la maggior parte degli abitanti. A Roma, ad esempio, solo il 21% delle abitazioni potrebbe ospitare una colonnina di ricarica, mentre a Torino la percentuale scende al 16% e Milano al 15%.

Ancora peggio fanno Firenze (14%), Genova (13%) e Napoli (12%). Le ultime, in questa graduatoria, sono invece Palermo con appena l’11%, e Venezia che, a causa della sua particolare conformazione, raggiunge appena il 3%. La migliore, in questo senso, è Padova dove si arriva addirittura al 68%, con Treviso al 65% e Forlì al 61% davanti a Modena che si attesta sul 60%.

Non va tanto meglio se si allarga il campo alle province con tante città che sono ampiamente sotto la media nazionale. A partire da Roma e Milano, che si attestano rispettivamente al 23% ed il 32%.

Una situazione che, al netto di bonus e sviluppo dell’infrastruttura, rende complicato installare una wallbox o una colonnina di ricarica nelle abitazioni domestiche private rappresentando, di fatto, un freno allo sviluppo di questo tipo di vetture che, soprattutto in Italia, stanno faticando a prendere piede rallentando quella che, in altri Paesi europei, è già diventata una vera e propria rivoluzione elettrica.

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Matteo Vana