Auto elettriche, torna il bonus per le colonnine di ricarica
Uno dei grandi problemi delle auto elettriche è la scarsa presenza di colonnine di ricarica che limitano lo sviluppo di questo tipo di vetture. Proprio per questo, anche per il 2024, torna il bonus colonnine elettriche per chi installa una nuova struttura di ricarica dedicata ai veicoli a zero emissioni.
È stato, infatti, appena pubblicato il decreto del ministero dell’Industria che stanzia 20 milioni di euro per gli acquisti effettuati da privati e condomini nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Il bonus, quindi, sarà pari all’80% della spesa sostenuta e potranno accedere al contributo solo gli impianti che rispettano i requisiti previsti dal decreto e che sono stati acquistati con le modalità di pagamento previste.
Tutto ciò che serve sapere sul bonus colonnine
Confermato, quindi, l’appuntamento con il bonus colonnine di ricarica per i privati. Questo prevede un contributo sul costo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, sia colonnine che wallbox per un importo massimo del contributo fissato in 1.500 euro per gli utenti privati e 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali di più punti di ricarica a disposizione dei proprietari. Le colonnine, infatti, in entrambi i casi debbono essere esclusivamente ad uso privato e non accessibili a soggetti estranei ai proprietari degli immobili.
Affinché il bonus sia erogabile, però, devono essere rispettate alcune condizioni base. Ai fini dell’ammissibilità al contributo le infrastrutture di ricarica devono essere nuove di fabbrica, di potenza standard e dotate di dichiarazione di conformità. Altra condizione indispensabile per poter usufruire del bonus è il pagamento con strumenti tracciabili. Quindi attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari oppure mediante SEPA Credit Transfer, oppure mediante carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo.
Nel caso di richiesta per il condominio deve essere utilizzato il conto corrente condominiale ed è richiesta anche la delibera dell’assemblea di approvazione della spesa, anche nel caso in cui si tratti di mini condominio, nel quale non è obbligatoria la nomina dell’amministratore. La domanda relativa al bonus, inoltre, dovrà essere corredata da una relazione finale relativa all’investimento realizzato e alle relative spese sostenute e dalla certificazione di conformità rilasciata dall’installatore.
Sia per l’acquisto dei privati che per i condomini sarà obbligatorio allegare alla domanda anche l’estratto del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alle fatture in questione. Sarà possibile, poi, presentare una sola domanda per soggetto richiedente. Questa va presentata esclusivamente per via telematica, tramite le credenziali SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Invitalia, che gestisce tutte le pratiche, metterà a disposizione lo sportello per la presentazione delle domande.