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Biocarburanti, ora anche le auto storiche possono essere ecologiche

Biocarburanti, il test Asi sulle auto storiche

Biocarburanti, il test Asi sulle auto storiche - Foto credits Asi media

Il mondo delle auto sta diventando sempre più verde sposando il concetto di mobilità sostenibile a 360°. Anche l’Asi, l’ente italiano certificatore per i veicoli storici, è pronto a dare il proprio contributo e, per questo, ha deciso di effettuare un test per dimostrare che anche le auto d’epoca, nonostante la percentuale di sostanze inquinanti emesse da queste vetture rispetto al totale annuo sia minima, possono essere green

Le vetture d’epoca, quindi, utilizzando speciali benzine ecologiche come la Sustain Classic Super 80 della Coryton, possono dare il loro contributo a ridurre l’inquinamento senza per forza ricorrere alla conversione elettrica.

Con i biocarburanti anche le auto storiche diventano green

Da non confondere con gli e-fuel che derivano dall’elettrolisi dell’acqua, i biocarburanti vengono ricavati dalla coltivazione diretta di alcuni vegetali, dagli scarti agricoli o d’allevamento, dalla lavorazione del legno e addirittura dalle alghe. Nel caso specifico del test, infatti, il biocarburante utilizzato deriva da scarti vegetali dell’agricoltura o da coltivazioni di piante non destinate al consumo umano. La Super 80, sviluppata dall’azienda inglese proprio per le auto storiche, ha inoltre una quantità minima di bioetanolo che, unita all’alto numero di ottani, permette di utilizzarla praticamente per ogni tipo di motore.

La prova ha visto impegnata una Lancia Stratos che, in sei ore, ha percorso 639 chilometri alla media di 106,5 km/h, consumando 90 litri di biocarburante e non evidenziando differenze prestazionali sostanziali rispetto al solito e anzi migliorando anche leggermente. A diminuire, invece, sono gli ossidi di carbonio CO emessi, calati del 28%, e gli idrocarburi incombusti HC, -4%.

La Lancia Stratos utilizzata nel test
La Lancia Stratos utilizzata nel test – Foto credits Asi media

Ma soprattutto, si riduce la produzione di CO2 complessiva di oltre il 65%. L’anidride carbonica emessa allo scarico dalla vettura che li utilizza, infatti, è per buona parte bilanciata da quella assorbita durante la coltivazione di terreni, piante e di qualunque altro elemento presente di quegli scarti che danno poi origine al biocarburante stesso. Nel ciclo urbano, inoltre, è stata rilevata una riduzione delle emissioni di monossido di carbonio del 26%, salita al 31% in quello extraurbano.

In questo modo anche le auto storiche possono fare la propria parte per ridurre il livello di emissioni nocive nell’ambiente. I biocarburanti, infatti, rappresentano il modo più facile e immediato per poter utilizzare anche in futuro le auto del passato. Una convinzione, quella dell’Asi, che ha portato l’ente a creare una commissione apposita, Asi Green, per portare avanti progetti green a partire proprio dai biocarburanti, considerati la scelta più sostenibile per le vetture storiche che, in questo modo, potranno continuare a circolare senza inquinare e soprattutto diventando ecologiche.