Bugatti Tourbillon, la prima ibrida plug-in nella storia del marchio
Piano piano tutte le case automobilistiche stanno cedendo al fascino dell’elettrico. Anche le case più esclusive. L’ultima in ordine di tempo è Bugatti che, con la sua Tourbillon, sposa il progetto delle auto ibride plug-in. Non un’elettrica al 100%, quindi, ma comunque una vettura che sfrutta la forza propulsiva delle batterie per muoversi.
Una vettura tutta nuova, la nuova Bugatti Tourbillon che rappresenta una punto di svolta per il marchio: mai prima d’ora, nella lunga storia firmata dal brand francese, era stata creata un’auto che potesse muoversi grazie all’elettricità.
Bugatti alla svolta elettrica
La Bugatti Tourbillon sarà costruita a mano nel Bugatti Atelier di Molsheim, in Francia con una produzione prevista di 250 esemplari e un prezzo base di 3,8 milioni di euro con consegne che partiranno nel 2026. Un’auto tutta nuova e inedita, che usufruisce della propulsione elettrica dimostrando come ormai anche le supercar non possano rinunciare a questo tipo di powertrain.
Nello specifico quello della nuova vettura Bugatti si basa su un propulsore V16 ibrido plug-in tutto nuovo, un mostro da 8.3 litri che raggiunge i 9.000 giri al minuto e produce 1.000 CV e 900 Nm senza turbocompressore. A questo, poi, si aggiungono tre motori elettrici per un totale di 1.800 CV e 1.000 Nm, una potenza che pochissime auto al mondo possono vantare. Abbinato a questo, poi, c’è anche un pacco batterie da 25 kWh montato centralmente. Tutte caratteristiche che permettono alla Bugatti Tourbillon di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2 secondi, con i 200 km/h che vengono raggiunti in circa 5 secondi. Fino ad arrivare alla velocità massima di 445 km/h.
Se Bugatti Tourbillon rappresenta una svolta dal punto di vista tecnologico, l’estetica è basata sulla tradizione riprendendo lo stile classico del brand, in particolare di Chiron, con uno speciale diffusore che inizia appena dietro l’abitacolo, praticamente nascosto alla vista. Le prese d’aria sotto i fari contribuiscono a convogliare l’aria verso le grandi prese laterali. Mentre la griglia a ferro di cavallo alimenta l’aria ai radiatori e aumenta la deportanza.
Anche gli interni, poi, sono particolarmente d’impatto tre grandi quadranti applicati al volante dove si può vedere tutto dalla velocità ai giri del motore, alla quantità di carburante, alla temperatura del motore e tanto altro ancora. Nella console centrale, invece, si trovano banchi di interruttori in alluminio, quadranti rotanti e un’unica leva di cristallo che avvia il V16. Ma c’è uno schermo digitale nascosto nella parte superiore della console centrale. A comando, questo schermo ruota verso l’alto e consente al conducente di accedere ad Apple CarPlay, tra le altre cose.