Cicloturismo

Cammino di Santiago in bici: cosa sapere prima di partire

Il Cammino di Santiago, per i fedeli, è una delle esperienze da fare almeno una volta nella vita. Nell’antichità questo veniva fatto a piedi, ma oggi sono sempre di più coloro che lo intraprendono in bici dando così vita un’esperienza, oltre che spirituale, anche di cicloturismo tra le più importanti che si possano fare.

Il Cammino di Santiago, infatti, è uno dei percorsi più suggestivi del mondo tanto essere dichiarato, nel 1987, “Itinerario culturale europeo” e, nel 1993, Patrimonio dell’Umanità. Prima di mettersi in viaggio, però, è bene pianificare il percorso: ecco, quindi, alcune cosa da sapere prima di partire.

Cosa sapere prima di fare il Cammino di Santiago

Una delle prime cose da sapere è che tempo si troverà una volta intrapreso il Cammino di Santiago. Per questo motivo, è consigliabile realizzare il Cammino da maggio a settembre, quando il tempo è migliore e le temperature non sono troppo elevate.

Importante, poi, anche la bici con cui affrontarlo che dipende dal tipo di percorso che si sceglie. Se la scelta ricade su quello più asfaltato va benissimo una classica bici da cicloturismo mentre, se l’intenzione è quella di percorrere la via più battuta meglio optare per una mountain bike.

Un ciclista sul Cammino di Santiago -Foto Shutterstock | di Ackab Photography

Fondamentale, poi, è l’allenamento. Indipendentemente dal grado di preparazione fisica, è meglio preparasi per affrontare al meglio il Cammino di Santiago. Optando per un allenamento graduale, pedalando prima per pochi chilometri al giorno e aumentando pian piano la distanza.

L’equipaggiamento per questa esperienza deve essere leggero e ridotto all’indispensabile con sacco a pelo, un asciugamano, impermeabile in caso di pioggia e poco altro. Per la bici molto importante un kit per le riparazioni così come il casco, occhiali da sole e un giubbotto catarifrangente.

Per iniziare il Cammino di Santiago, poi, è importante anche ottenere la Credenziale del Pellegrino. In questo libretto raccoglierete i timbri e le firme degli alberghi, rifugi ed ostelli.

Senza questa credenziale non si può ottenere la Compostela al termine del viaggio, il certificato ufficiale del Cammino, che si consegna a chi ha effettuato almeno 100 km a piedi o 200 km in bicicletta. Chiaramente serviranno anche i documenti personali come la carta di identità e la tessera sanitaria europea.

Infine, ma non per importanza, è bene pianificare le tappe. Di solito si viaggia su una media di 50-60 km al giorno e decidere preventivamente dove dormire la sera diventa fondamentale visto che negli alberghi si dà la priorità ai pellegrini che giungono a piedi e, da una certa ora in poi, le porte sono aperte anche ai ciclisti.

Published by
Matteo Vana