Ci mancava solo la nuova tassa | Automobilisti in ginocchio: se non la paghi non guidi più
Aumentano di nuovo le spese per gli automobilisti. Da ora in poi dovrai pagare anche questa tassa: ecco cosa prevede.
Le spese che ogni automobilista deve già sostenere ogni giorno sono già di per sé parecchio numerose. Questa non è di certo una novità. Le cose però stanno persino per peggiorare con le ultime novità che stanno per arrivare e sconvolgere la vita di ognuno di noi.
Pensiamo per esempio a spese come l’assicurazione, la revisione o il bollo auto. Oppure a quello del carburante, quello che ha sicuramente conosciuto gli aumenti peggiori negli ultimi anni. E non sarebbe nemmeno finita qui.
Ora, da questo punto di vista, ci sono delle novità che fanno decisamente poco piacere a tutti gli automobilisti. Il governo italiano sta infatti pensando all’introduzione di una nuova tassa. Ovviamente il provvedimento è destinato a far discutere. Non potrebbe essere altrimenti.
In particolare, ad essere colpite da questa nuova tassa saranno i veicoli elettrici. La notizia è negativa soprattutto per chi in esse vede la spinta necessaria a lanciare definitivamente la transizione ecologica.
Dal governo la tassa per le auto elettriche: ecco il perché
L’obiettivo del governo è quello di compensare la perdita di entrate derivanti dalle accise sulla benzina e sul diesel, sempre più ridotte a causa dell’incremento delle auto elettriche. L’Unione Europea sta promuovendo la transizione verso la mobilità sostenibile, con la conseguente diminuzione della domanda di carburanti fossili.
Di conseguenza, lo Stato potrebbe trovarsi a dover risolvere il problema di come finanziare la mancanza di introiti derivanti dalle accise, che finora hanno rappresentato una parte significativa delle entrate fiscali. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già iniziato a lavorare su una strategia per trasferire la tassazione da benzina a diesel alle nuove forme di alimentazione, come i veicoli elettrici.
In altre parti del mondo, la normativa è del tutto diversa
È il caso della Francia, dove da anni è in vigore una tassa che invece punta a favorire le auto più sostenibili. Si tratta del “malus écologique“, che tassa le auto inquinanti in base alle loro emissioni di C02. La tassa parte da 50 euro, ma può arrivare a 6.000 euro per i veicoli più inquinanti.
In questo caso, l’importo dipende anche dal peso del veicolo. Stupisce dunque la decisione del governo italiano, che va in totale controtendenza rispetto alle normative degli altri paesi europei, compresa anche la Francia.