Chi esce benissimo dall’ultimo Giro del Delfinato e può guardare con ottimismo alle prossime settimane con i campionati nazionali e soprattutto il Tour de France, è Giulio Ciccone. Lo scalatore abruzzese della Lidl Trek ha vissuto una prima parte di stagione davvero complicata con un brutto infortunio che lo ha costretto a saltare il Giro d’Italia, il suo grande obiettivo del 2024.
Ciccone si è rimboccato le maniche e ha iniziato così a lavorare per nuovi obiettivi, mettendosi in evidenza fin da questa corsa transalpina. Pensiamo ai tanti attacchi portati da lui avanti, ma anche i ben cinque piazzamenti di tappa in top-ten che lo hanno portato a chiudere all’ottavo posto della classifica generale. Peccato per la sua scarsa attitudine con la bici da cronometro che gli ha fatto perdere diversi secondi dai diretti rivali come Roglic o Evenepoel.
Anche nell’ultima tappa a Plateau des Glières ha provato ad attaccare dopo il grande lavoro del compagno di squadra Mads Pedersen. nessuno però lo ha lasciato andare via ed ecco che il sogno di ripetere il successo di tappa dello scorso anno è sfumato via.
“Non ero molto vicino alla vittoria di tappa, ma avevamo fatto un ottimo lavoro con la squadra, quindi dovevo provarci, no? Dovevo provare a vedere cosa succedeva nel finale. Alla fine penso che abbiamo fatto una buona tappa, una buona settimana. Il risultato non è stato dei migliori, ma possiamo essere davvero contenti della forma e della prestazione che abbiamo fatto“. Ha detto Ciccone ai microfoni di SpazioCiclismo dopo l’ultima tappa.
“Pedersen ha fatto tutto da solo Voglio dire, è davvero un bravo leader e non ho bisogno di dire nulla, conosce già la situazione. Quindi era lì, ha fatto tutto da solo e penso che sia stato anche per lui che ci ho provato nell’ultima salita, per rispetto anche per l’ottimo lavoro che ha fatto“, ha continuato.
“Mi sento davvero bene. È la prima vera gara che faccio da molto tempo, ma, come ho detto, l’obiettivo principale è il Tour a luglio e la forma è già buona e sta migliorando, quindi penso che sarà davvero un bel mese luglio. Penso che Roglic abbia sofferto un po’, ma è un grande campione e sa come gestire, quindi ha fatto tutto perfettamente nel finale“. Così ha concluso Ciccone che ora proverà a vincere una tappa al Tour de France e magari a ripetersi nella speciale classifica dei migliori scalatori con l’obiettivo di bissare la maglia a pois.