CityQ, ecco la bici elettrica che sembra un’auto
CityQ è un nuovo mezzo mosso da un motore elettrico attivabile tramte la pedalata che può arrivare a 25 km/h e con un’autonomia fino a 100 km
Lo sviluppo della mobilità sostenibile, sentiero sempre più battuto dalle aziende, sta portando alla nascita di nuovi mezzi. Tra questi ce ne sono alcuni decisamente particolari come CityQ, la bici elettrica cargo che somiglia tanto a un’auto.
Un veicolo molto particolare, per ora venduto in Scandinavia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Regno Unito, che unisce la praticità della pedalata assistita tipica delle e-bike a quella della carrozzeria dei quadricicli creando così un ibrido tra i due mondi.
La novità in arrivo dal Nord
CityQ, quindi, non è delle tutto una bici ma non può certo essere considerata un’automobile. Questo veicolo è simile a un’auto, perché ha quattro ruote, ma il diametro di quest’ultime la rendono affine a una bicicletta. Ma le similitudini non finiscono di certo qui perché, sulla CityQ, a differenza dei normali quadricicli elettrici, bisogna pedalare.
In realtà, pedalando non si contribuisce direttamente a muovere il mezzo, come sulle classiche biciclette, ma grazie al moto delle proprie gambe si riesce a fornire l’assistenza necessaria al motore elettrico.
I pedali di CityQ non sono infatti collegati ad ingranaggi o catene, ma a un software che abilita un sistema drive-by-wire che alimenta il motore elettrico da 250 W del veicolo, in grado di far raggiungere al mezzo una velocità massima di 25 km/h, così come impongono le leggi europee in materia di cargo-bike. L’autonomia dichiarata con due batterie, invece, è di 70-100 km.
Tra le sue caratteristiche, poi, c’è la possibilità di avere la carrozzeria riparando gli utenti dalla pioggia.
L’idea di dotare la e-bike di una copertura nasce dalla provenienza del mezzo: l’azienda norvegese, infatti, voleva garantire la possibilità di utilizzare CityQ anche nei giorni di pioggia e, visto che a Oslo per due terzi dell’anno piove, ecco l’idea della copertura permettendo così gli spostamenti cittadini, come portare i figli a scuola, svolgere semplici commissioni oppure anche ai veicoli commerciali nelle consegne delle aziende.
Le contenute dimensioni del mezzo, che lo rendono perfetto per muoversi in città, vorrebbero contribuire anche alla riduzione del traffico urbano proponendosi come un’alternativa alle tradizionali cargo, sia a quello delle aziende per la logistica dell’ultimo miglio. Inoltre la possibilità di ospitare un secondo passeggero lo rende anche un mezzo di sharing, seppur limitato a un solo altro occupante.
Una novità, CityQ, che potrebbe rappresentare una validissima alternativa alle automobili elettriche, più ingombranti, ma anche alle classiche bici elettriche; un mezzo da utilizzare sempre e comunque, in ogni momento, per ridurre il traffico cittadino rappresentando anche un contributo di sostenibilità.