Tadej Pogacar ha vinto il Giro d’Italia e si appresta a preparare l’assalto alla maglia gialla del Tour de France. Con Jonas Vingegaard ancora non pienamente recuperare e la coppia formata da Remco Evenepoel e Primoz Roglic che appaiono essere un gradino sotto al fuoriclasse sloveno, tutte le ipotesi fanno pensare a una storica doppietta che manca dal 1998, quando Marco Pantani riuscì a fare la storia.
In molti, però, da Stefano Garzelli al Processo alla Tappa, fino ad Alberto Contador a GCN, hanno lanciato una “provocazione”. In caso di vittoria al Giro d’Italia e al Tour de France, perché non provare a portare a casa anche la maglia rossa della Vuelta di Spagna?
Alberto Contador ha così parlato ai microfoni del canale YouTube GCN. “Se vince il Giro e il Tour de France, e fossi nei suoi panni, allora al 100% proverei a vincere anche la Vuelta. Se nel 2015, quando ho vinto il Giro, avessi vinto anche il Tour de France, allora sarei andato anche alla Vuelta. Io non sono riuscito a vincere il Tour e non sono andato alla Vuelta ma Tadej ha una grande opportunità di fare la storia, perché la tripletta di grandi giri è una cosa molto difficile da vincere. Ma lui è giovane e forse in tre anni arriva un altro corridore molto forte in grado di farlo”.
L’idea di Contador e di Garzelli si basa proprio sulle difficoltà di Jonas Vingegaard, lontanissimo dalla migliore condizione per provare a vincere il Tour de France dopo la terribile caduta al Giro dei Paesi Baschi. La sua preparazione è stata fortemente rallentata dall’incidente e non sarà semplice rientrare in tempo con competitività.
“Normalmente al Tour de France Vingegaard sarebbe il favorito perché ha vinto le ultime due edizioni, ma vedremo cosa succede. Io e Tadej siamo corridori molto diversi. Secondo me io ero molto più simile a Jonas Vingegaard perché lui è più uno scalatore, come me. E io sono più scalatore di Tadej. Lui ha un grande grande motore e ha classe, può passare le alte montagne senza problemi ma non è un vero vero scalatore. Siamo corridori diversi. Ma è come dire che io potevo stare con Eddy Merckx. Ogni momento del ciclismo è diverso e noi non possiamo saperlo”.
Pogacar risponde al Pistolero Alberto Contador senza lasciare possibilità di interpretazione. “Credo che la Vuelta sicuramente no. Ho altri programmi dopo il Tour come il Campionato mondiale, quindi andiamoci piano“.