Circolare su una e-bike modificata, oltre che fuorilegge, può costare caro. L’ultimo episodio, infatti, ha riguardato un ventitrenne di Macerata che, fermato dalle forze dell’ordine, si è visto prima elevare una multa di oltre 6.000 euro e poi confiscare il mezzo.
Gli agenti, infatti, sono stati incuriositi dall’insolita velocità del mezzo a due ruote. Dalle verifiche effettuate presso la Motorizzazione Civile è stato scoperto che l’e-bike in questione era stata dotata di un acceleratore che – in assenza di pedalata – spingeva la due ruote a una velocità massima costante di 19 km/h, collocando il veicolo nella categoria dei ciclomotori e non più in quella delle biciclette.
Un comportamento, quello che porta a modificare la propria bici elettrica, decisamente sbagliato. Non solo perché diminuisce il grado di sicurezza, ma che costa anche caro. L’utente in questione, ad esempio, è stato multato per aver violato diverse norme del Codice della Strada, tra cui la mancanza del certificato di circolazione, l’assenza di copertura assicurativa, la guida senza patente e senza casco, obbligatorio per i ciclomotori. L’importo complessivo della maxi multa sommando tutte le infrazioni commesse ammonta a 6.128 euro.
La modifica della propria e-bike, nella maggior parte dei casi, la rende non conforme alle norme del Codice della Strada. Aumentando la velocità, come successo nel caso specifico di Macerata, porta il mezzo a far parte di un’altra categoria. Inoltre modificare la bici elettrica comporta anche la perdita della copertura assicurativa, esponendo il conducente a rischi finanziari in caso di incidenti o danni causati a terzi.
C’è poi da considerare il fattore sicurezza. Le modifiche non autorizzate possono infatti compromettere in maniera importante la stabilità del mezzo, aumentando il rischio di incidenti. Modifiche improprie influenzano quindi la sicurezza del conducente e degli altri utenti della strada, aumentando il rischio di incidenti e danni.
Altro aspetto, per nulla secondario, è la difficoltà nelle eventuali riparazioni. La presenza di componenti non originali può rendere più difficile e costoso il processo di riparazione e manutenzione, poiché le officine potrebbero avere difficoltà ad ottenere pezzi di ricambio appropriati.
Modificare la propria e-bike, quindi, oltre che illegale, è un comportamento da evitare sia per una questione di sicurezza alla guida, sia per non incappare in sanzioni piuttosto pesanti che possono essere elevate dagli agenti. Per questo uno degli aspetti fondamentali quando si acquista o si utilizza una bici a pedalata assistita è il rispetto delle normative e anche delle specifiche del produttore per garantire una circolazione sicura e legale sulle strade senza nessun tipo di rischio.