“È stato lui a iniziarmi con la musica”: Jovanotti, l’ultimo ricordo è straziante | Non aveva nemmeno 50 anni
L’ultimo ricordo di Jovanotti è straziante: “E’ stato lui a farmi iniziare con la musica”. Non aveva nemmeno 50 anni
Nel corso di una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ è intervenuto uno dei cantanti e scrittori più famosi, conosciuti ed importanti del nostro Paese come Lorenzo Cherubini. Anche se tutti lo conoscono semplicemente come “Jovanotti”.
Nella stessa ha raccontato quali sono stati gli aneddoti più belli che ha vissuto nel corso della sua carriera da cantante. Anche se, nel suo percorso, ha dovuto affrontare anche momenti brutti. Anzi, a dir poco terribili.
In particolar modo un episodio che lo ha segnato per sempre: la morte di una persona a lui cara. La stessa che lo ha invogliato ad inseguire questo sogno della musica e del canto.
Oltre alla perdita di questa cara persona Jovanotti ha raccontato anche dell’incidente, in bicicletta, lo scorso anno a Santo Domingo in cui ha rischiato davvero di brutto. “Fortuna”, però, che se l’è cavata solo con una distorsione del piede e la clavicola fuori.
Jovanotti, il triste racconto: “Grazie a lui se ho fatto musica”
Tra i momenti più bui della sua vita e carriera non può non essere menzionato il racconto riguardante il fratello Umberto. Quest’ultimo è venuto a mancare all’età di 46 anni. Un incidente aereo. Un velivolo che stava collaudando insieme ad un amico. Un impatto terrificante che non lo ha lasciato scampo.
Proprio grazie ad Umberto se lo ha avvicinato al mondo della musica, ad avere i primi contatti con i cantautori. “Lo rivedo tutti i giorni. Mi sto dimenticando le sue mani, la sua voce, perché certe cose bisogna avere il coraggio di lasciarle andare. Noi due, però, siamo sempre insieme“.
Jovanotti, un ricordo indelebile: “Adesso ce l’ho io”
Un altro aneddoto, sempre riguardante il fratello, che non potrà mai dimenticare: “Ricordo che il mio babbo diceva sempre che ad Umberto parte un treno al giorno. Il clarinetto, la chitarra, le donne e molto altro ancora“.
Lo ricorda con affetto e, soprattutto, come una persona molto credente: “Era un cristiano vero. Ogni domenica andava a messa. Girava con la Bibbia in macchina. Tutta sottolineata. Adesso quella Bibbia ce l’ho io“.