FIAB, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha un nuovo obiettivo: costruire una governance strategica sugli itinerari EuroVelo in Italia, dando vita ad un Centro di Coordinamento EuroVelo Nazionale (NECC-National EuroVelo Coordination Centre) in cui verranno coinvolte in prima linea le Regioni insieme ad altri soggetti pubblici e privati. Un obiettivo sicuramente ambizioso e che verrà protagoniste Regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Abruzzo e la Provincia Autonoma di Bolzano, che hanno già aderito.
“Il progetto di FIAB è quello di passare dal ruolo di Coordinatore Nazionale di EuroVelo, che funge da punto di contatto periferico della rete EuroVelo, a Centro di Coordinamento Nazionale (NECC). La nostra ambizione è quella di armonizzare lo sviluppo della rete italiana, lavorando a fianco e in sinergia con le amministrazioni locali, in primis con le Regioni. FIAB dal 2011 si sta muovendo in questa direzione, per ottenere maggiore qualità e capillarità dell’infrastruttura ciclabile nel nostro Paese“. Queste le parole di Alessandra Tormene, responsabile FIAB di EuroVelo per l’Italia.
Ricordiamo che dei 17 itinerari che compongono EuroVelo – la rete transnazionale di ciclovie nata nel 1997 per volontà di ECF, European Cyclists Federation – ben quattro percorsi attraversano la nostra Penisola per un totale circa 5 mila chilometri. Parliamo dell’EV5-Via Romea Francigena, EV7-Ciclovia del Sole, EV8-Ciclovia del Mediterraneo e un piccolo tratto della EV9-Baltic-Adriatic.
“Il sistema italiano delle ciclovie è del tutto coerente con quello di EuroVelo – conferma Riccardo Capecchi, struttura tecnica di missione del MIT Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. – Nel 2022 il progetto di sviluppo di 20 grandi itinerari ciclabili in Italia, che include i tracciati EuroVelo, è stato inserito nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica segnando, anche dal punto di vista amministrativo, un elemento di pianificazione strategica per questo tipo di infrastruttura con diverse linee di finanziamento dedicate. Per concludere in tempi rapidi la prima parte dei percorsi, è necessario mettere in atto un meccanismo cooperativo con Regioni e Amministrazioni Locali che consenta loro di concretizzare gli investimenti stanziati in altrettanti progetti esecutivi, che daranno vita a percorsi pedalabili con massimi livelli di sicurezza“.
Dei rapidi numeri: il sito web di EuroVelo ha avuto lo scorso anno più di 2 milioni e 500 mila visitatori con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. L’Italia è il terzo Paese più cliccato dopo Francia e Germania, con un incremento del 79% rispetto al 2022. Non a caso ora l’obiettivo è quello di far riconoscere nella rete EuroVelo l’itinerario da Monaco a Santa Maria di Leuca (EV21) che interessa il collegamento Venezia-Monaco.