Ciclismo

Evenepoel punta al secondo posto: “Ci credo”

Remco Evenepoel sta correndo un Tour de France fino a questo momento perfetto. Non ha sbagliato alcuna mossa e ogni giorno che passa appare più in forma. Si è presentato al via di Firenze con qualche chilogrammo in meno, pronto a fare classifica ai piani alti. Quando mancano solo tre tappe alla conclusione, il belga della Soudal Quick Step ha solida la sua terza posizione sul podio e non appare così impossibile attaccare la seconda posizione attualmente occupata da Jonas Vingegaard.

Proprio l’altro ieri Evenepoel con un attacco molto interessante è riuscito a recuperare dodici secondi sul danese della Visma Lease a Bike e con altre due tappe di montagna più la cronometro dell’ultimo giorno, sognare non è affatto impossibile. Dopo il traguardo Remco ha parlato ai microfoni di SpazioCiclismo, raccontando il suo attacco e le sue sensazioni in vista del gran finale della Boucle.

Avevo fatto la ricognizione per questa tappa, quindi conoscevo bene il finale e questo mi ha aiutato – racconta Evenepoel analizzando la frazione appena conclusa – L’inizio della tappa è stato molto difficile, ci sono volute più di due ore per formare una fuga. Poi ho pensato che avremmo concluso in modo tranquillo, ma la Lidl-Trek ha sferrato un attacco, poi è toccato a Tadej e c’è stato di nuovo un confronto”.

Quando Pogacar ha attaccato è stato impossibile seguirlo, ma con intelligenza si è fatto riprendere da Laporte e Vingegaard. In tre rientrare su Pogacar sarebbe stato più facile, come poi è effettivamente avvenuto. “Ero con Jonas e lui ha fatto del suo meglio per rientrare, siamo riusciti a raggiungere Christophe Laporte in discesa – continua il giovane belga – In quel momento sentivo di avere buone gambe e di essere fiducioso. Dall’ammiraglia mi hanno detto che potevo provare a fare qualcosa. Davanti c’era Jan Hirt. Gli ho chiesto di aspettarmi e di portarmi all’ultimo chilometro e l’ha fatto alla perfezione. Ho recuperato 10 secondi a Tadej e Jonas, ma non era questo l’obiettivo. Rimango concentrato sul mio posto sul podio, sto bene dove sono, ma questo mi ha permesso di guadagnare un po’ di tempo su quelli dietro di me. So che Tadej sta difendendo il suo primo posto, ma io sono a cinque minuti da lui, quindi ho beneficiato di un po’ di libertà e ne ho approfittato”.

Che davvero Evenepoel sia interessato esclusivamente al terzo posto? L’appetito vien mangiando e una seconda piazza può essere realtà, un risultato che avrebbe dell’incredibile.

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Emanuele Peri