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Evenepoel snobba il Giro, ma Lefevere è contrario: “Doveva fare come Pogacar”

Punti di vista diversi in casa Soudal-QuickStep, dove il general manager Patrick Lefevere sperava che Remco Evenepoel corresse anche il Giro d’Italia.

Evenepoel

Remco Evenepoel in maglia di campione nazionale belga alla Vuelta di Spagna (credits: SprintCyclingAgency)

L’avventura di Remco Evenepoel con il Giro d’Italia non è finita molto bene. La positività al Covid e la tardiva comunicazione del ritiro all’organizzazione della corsa ha lasciato più di qualche dubbio sulla volontà del corridore belga di andare fino in fondo alle tre settimane, pur vestendo la maglia rosa di leader della classifica generale.

Sono emerse diverse voci, tra cui quella secondo cui il campione del mondo di Wollongong 2022 abbia dichiarato ad alcuni colleghi del gruppo che non sarebbe mai più tornato in Italia per il Giro. Sarà vero? Lui ha voluto smentire, ma è chiaro che qualcosa si è rotto tra lui e la società organizzatrice.

Così ha parlato Evenepoel di queste voci. “Su di me sono state dette molte cose non vere. Ho ascoltato troppo quelle storie e ho perso un po’ di fiducia in me stesso”. Forse anche per questo motivo per questo 2024 la scelta è ricaduta esclusivamente sul Tour de France. “Sapere che finalmente andrò al Tour mi motiva a fare tutto al cento per cento negli allenamenti e nella dieta. Ho svolto un periodo di riposo un po’ più lungo del solito e ora mi sento rinato“.

Lefevere: “Evenepoel al Giro? Tornerà”

Il general manager della Soudal Quick Step, Patrick Lefevere, ha parlato del suo campioncino e del programma stagionale che andrà ad affrontare. L’esordio avverrà domani alla Figueira Champions Classic, corsa di un giorno portoghese, per poi proseguire per altre brevi corse a tappe fino ad arrivare al Trittico delle Ardenne.

Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi prima del debutto assoluto al Tour de France. Lefevere ha spiegato al podcast Rode Lantaarn che avrebbe preferito avere Evenepoel al Giro d’Italia per togliergli un po’ di pressione.

“La mia idea era quella di fargli fare Giro e Tour come Tadej Pogacar. Il nostro allenatore, però, lo ha convinto a non farlo e io sono rimasto in silenzio, senza interferire. Se avesse partecipato alla Corsa Rosa, avrei guadagnato anche tanti soldi perché in un grande Giro i corridori sono curati. Puntare al podio gli avrebbe tolto pressione, ora ne avrà di più”.

Questo accade perché tra le mani Lefevere ha davvero un autentico fuoriclasse. “In passato i nostri corridori per la classifica generale erano abbandonati a loro stessi, adesso le cose sono cambiate. Tutti si aspettano che vinca il Tour de France. Io lo difenderò sempre perché odio quando criticano i miei ragazzi: la gente ha una brutta memoria“.