Ferrari a idrogeno, depositati i brevetti dalla casa di Maranello
La casa di Maranello ha depositato alcuni brevetti che descrivono un sistema propulsivo per un’auto a idrogeno
Le auto a idrogeno sono una delle soluzioni alternative studiate per la mobilità sostenibile non solo del futuro, ma anche del presente. Nonostante i problemi nell’approvvigionamento, questo tipo di tecnologia sta tornando prepotentemente in auge soprattutto applicata a quella elettrica.
Sono diverse le case automobilistiche che stanno iniziando a testare questo tipo di alimentazione. E tra queste anche Ferrari che ha depositato i brevetti su una serie di schemi propulsivi innovativi intitolati “Car provided with a hydrogen-powered internal combustion engine”, descrivendo chiaramente un sistema di propulsione a idrogeno che potrebbe trovare posto su una futura auto sportiva della casa italiana.
Anche la Ferrari pensa all’idrogeno?
Il brevetto, come riportato da Autoguide, è stato depositato sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti. Questi documenti descrivono una vettura sportiva ibrida con motore termico posteriore e motore elettrico anteriore.
Proprio il motore posteriore, insieme al cambio, rappresenta la vera novità. L’unità a combustione, infatti, è un sei cilindri in linea alimentato a idrogeno gassoso con i serbatoi dell’idrogeno, che sono piazzati dietro all’abitacolo, su entrambi i lati del propulsore mentre il motore è montato al contrario.
Altro fatto particolare è che il motore è a induzione forzata, ma il brevetto descrive diversi metodi per ottenere questa induzione forzata. L’energia per azionare elettricamente i compressori verrebbe generata in frenata dall’unità di trazione anteriore.
Un’altra versione, invece, prevede una diversa disposizione dei compressori, che sono però sempre azionati da un motore elettrico mentre l’ultima abbandono ogni energia elettrica sfruttando la potenza di uno degli alberi per azionare direttamente uno o più compressori.
Un’altra versione prevede una disposizione diversa dei due compressori, che sono però sempre azionati da un motore elettrico. Una terza opzione descrive invece un sistema di tipo MGU-H (con motogeneratore) con una turbina a gas di scarico in grado di recuperare energia elettrica per azionare uno o più compressori.
Il sistema Ferrari è, in ogni caso, pensato per un’auto sportiva ibrida sovralimentata, con motore a idrogeno, sei cilindri in linea e trazione integrale. Una soluzione che Ferrari ha tutte le carte in regola per realizzare. Non è ancora chiaro se a Maranello stiano effettivamente lavorando su un modello alimentato da un motore a idrogeno.
Al momento, si tratta solo di un brevetto, la cui tecnologia potrebbe essere eventualmente utilizzata dalla Ferrari in risposta ai crescenti requisiti ambientali. Ma, al tempo stesso, non è da escludere che anche il Cavallino possa inserirsi nella corsa alle auto a idrogeno nei prossimi anni.