Francia, multa fino a 5.000 euro per ogni auto non elettrica
Una proposta di legge in Francia prevede di far scattare le sanzioni per quelle aziende che non hanno nella propria flotta auto elettriche
La mobilità sostenibile, per svilupparsi, ha bisogno di essere incentivata. Un’opera che i governi di mezzo stanno portando avanti attraverso l’ecobonus che permette ai cittadini di cambiare la propria auto endotermica passando a una elettrica ricevendo in cambio degli sconti.
Ma c’è anche chi sta pensando di istituire delle sanzioni per tutte quelle aziende che non sposano il concetto, continuando a puntare sulle auto “classiche” rispetto a quelle a zero emissioni. In Francia, infatti, è stata presentata una proposta di legge per diminuire l’impronta carbonica delle flotte aziendali con più di cento veicoli nel proprio parco, e che prevede, tra le altre cose, multe fino a 5.000 euro per ogni auto non elettrica.
La Francia contro le auto endotermiche
In Francia esiste già una legge, entrata in vigore nel 2019, che punta a far arrivare le flotte, entro il 2030, ad essere composte da almeno il 70% di veicoli “green”. Questa, però, non prevede sanzioni per le aziende che nel frattempo continuano a impiegare auto a benzina o diesel. Ed è proprio questa la novità della nuova legge proposta.
Se dovesse passare la nuova proposta, infatti, le aziende che non dovessero rispettare gli obiettivi imposti dalla nuova legge si ritroverebbero a pagare multe anche molto salate. Che secondo lo schema previsto saranno progressive e con scaglioni temporali ben definiti. Si comincia con 2.000 euro per ogni auto non in regola nel 2025, per arrivare a 5.000 euro a partire dal 2027, e fino a un massimo dell’1% del fatturato.
La nuova proposta francese, però, non prevede solo multe per le società che non si impegnano attivamente per promuovere la mobilità sostenibile, ma anche una rivisitazione di quelle auto che sono considerate “pulite”. Qualora dovesse diventare legge, quindi, solo le auto che emettono meno di 20 g/km di CO2 saranno considerate poco inquinanti, di fatto facendo rientrare in questa ristretta categoria solo le elettriche pure.
Oggi, invece, con la legge del 2019 c’è una soglia di 50 g/km di CO2, all’interno della quale rientrano anche le auto plug-in. La seconda novità è il colpo di reni impresso alla tabella di marcia, che prevede di aumentare progressivamente il numero di veicoli elettrici da qui ai prossimi dieci anni con una percentuale del 20% entro il 2024, che dovrà salire al 50% nel 2027 per arrivare al 95% nel 2032. Un impegno decisamente importante per lo sviluppo delle auto elettriche che, per il governo francese, rappresentano non solo un futuro lontano, ma anche quello più immediato.