Tutto è pronto in Belgio per la Freccia Vallone 2024. Si corre oggi la seconda classica del Trittico delle Ardenne, a metà tra Amstel Gold Race e Liegi Bastogne Liegi, che sarà la quarta Monumento su cinque della stagione.
Il tracciato, rispetto al passato, non cambia. Si conclude sempre su quel Muro di Huy che ha fatto la storia della corsa. Qui in cima alla salita hanno vinto campioni del calibro di Fausto Coppi, Raymond Poulidor, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Giuseppe Saronni, Moreno Argentin, Davide Rebellin, Alejandro Valverde e per ultimo Tadej Pogacar, che però non ci sarà quest’anno.
L’ultimo azzurro ad aver vinto questa classica nata addirittura nel 1936, ben prima dunque dell’Amstel, è stato proprio Davide Rebellin nel 2009. Diego Ulissi è salito sul podio in terza posizione nel 2019. La cosa negativa è che non ci sono corridori che sembrano essere capaci di ripetere le gesta di corridori simili.
Come abbiamo detto precedentemente, cambia poco o nulla rispetto al passato, anche se verrà aggiunto un passaggio sul Muro di Huy, ora da affrontare per ben quattro volte, come mai successo prima. Oltre al celebre muro finale, i corridori affronteranno quattro volte anche la Côte d’Ereffe.
Le due asperità verranno affrontate, in realtà, in successione, all’interno di un circuito che i corridori imboccheranno quando mancheranno ancora cento chilometri al traguardo finale. La partenza verrà data a Charleroi, come altre ventinove volte in passato. In tutto saranno percorsi 198,6 chilometri, non pochi di certo.
Il Muro di Huy misura solamente 1,3 chilometri in tutto, ma le pendenze sono davvero arcigne. La media è del 9,8%, ma ci sono alcuni tratti in cui la strada sale anche al 18%. Ci sono dunque tutti gli ingredienti per un grande spettacolo sulle vie delle Ardenne.
Senza Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel, finalmente anche gli altri del gruppo potranno giocarsi una vittoria nel circuito World Tour. Occhi puntati sulla UAE Team Emirates che schiera al via Juan Ayuso, Marc Hirschi e Brandon McNulty, tre potenziali vincitori.
In casa Lidl Trek troviamo Mattias Skjelmose, il danese che sogna un grande successo nella sua carriera. Attenzione anche ad Aleksandr Vlasov, leader della Bora hansgrohe, e al duo Bahrain Victorious formato da Pello Bilbao e Matej Mohoric.
La Ineos Grenadiers si affida a Tom Pidcock, mentre la Jayco AlUla punta tutte le sue carte sul britannico Simon Yates.