Finalmente “Pippo” Ganna, finalmente il tricolore torna a brillare in una cronometro. Non è stato semplice, la paura di una beffa come a Perugia era dietro l’angolo, ma il piemontese, anche un po’ emozionato, può tornare a festeggiare una vittoria al Giro d’Italia. L’ha cercata, l’ha aspettata, ha lottato per averla, contro il miglior Tadej Pogacar degli ultimi anni.
“Ho sofferto molto – ha detto dopo l’arrivo nelle parole riportate da SpazioCiclismo – Vincere a cronometro non è come vincere in volata, che sai subito se hai vinto o meno. Invece oggi ho dovuto aspettare due ore e aumenta lo stress. Mi sono emozionato molto dopo l’arrivo, siamo in Italia e per me è speciale correre nel mio paese. Soprattutto, dopo tanto tempo senza vincere, per me è stato un momento molto intenso, considerando anche la vicinanza con il lago, che per me è una seconda casa“.
In tutto sono sei le cronometro conquistate al Giro d’Italia da Ganna, sette le tappe in totale vinte in carriera sempre alla corsa rosa. La Ineos Grenadiers poi ne piazza altri due nei dieci: Geraint Thomas, ora secondo nella generale, e Thymen Arensman, ora sesto. “Il risultato di squadra è ottimo. Oggi sarà una giornata intensa in cui ci sarà da lottare, con il cuore e con la testa”.
Tadej Pogacar è lo sconfitto di giornata, essendo arrivato secondo alle spalle di Ganna. Certo è che per la lotta alla maglia rosa il suo vantaggio si fa sempre più cospicuo: anche ieri, infatti, ha guadagnato su tutti i rivali.
“Posso sicuramente essere soddisfatto di essere arrivato così vicino a uno dei migliori cronoman al mondo attualmente. Assieme a Remco e Tarling, loro tre sono i migliori in assoluto. Il percorso oggi era più adatto a lui, io mi sono goduto questa crono, con la prima parte tecnica, con quei saliscendi che erano adatta a me, e ho fatto una bella prova“, ha detto sempre a SpazioCiclismo.
Un pensiero alla tappa odierna. “Il nostro piano probabilmente sarà semplice, ovvero cercare di arrivare il più lontano possibile con più compagni possibile. Probabilmente, essendo la tappa regina, cercheremo di vincere, ma dipenderà dalla fuga e da cosa vogliono fare le altre quadre. Ad ogni modo, ci concentreremo innanzitutto su noi stessi e sulla nostra corsa e dovrebbe andare bene. No, non è assolutamente finita. Non bisogna dare niente per scontato. Il Giro vero è iniziato oggi. Ho guadagnato, ma non si può mai sapere cosa succederà in montagna, magari con la pioggia o la neve“.