Ciclismo

Gianetti su Pogacar: “Sta già preparando il Tour”

Quali limiti può avere un corridore come Tadej Pogacar? Ha vinto il Giro d’Italia dopo aver dominato alla Strade Bianche e al Giro di Catalogna e ora è già al lavoro per preparare il prossimo appuntamento quello del Tour de France. Solo qualche giorno di riposo, circa una settimana, e subito di nuovo in sella alla sua Colnago per provare a compiere quell’impresa maglia rosa e maglia gialla che riuscì per ultimo a Marco Pantani nel 1998. Il team manager della UAE Team Emirates, Mauro Gianetti, ha parlato a CyclingNews e si è espresso sulla questione.

Siamo a metà strada, ora dobbiamo solo vincere il Tour… È una sfida enorme, lo sapevamo dall’inizio ma la nostra idea è che se non ci si prova non si può ottenere nulla. Quest’anno abbiamo impostato la doppietta Giro-Tour come obiettivo ed è quello su cui stiamo lavorando. Per ora tutto è andato secondo i piani, da martedì inizieremo a concentrarci sul Tour de France”, ha detto nelle parole riportate da SpazioCiclismo.

Perché provare la doppietta proprio quest’anno? Risponde Gianetti. “Tadej ha l’età giusta per cercare la doppietta. E il percorso del Giro era perfetto, sicuramente non duro come le ultime edizioni. Quando abbiamo visto il percorso alla presentazione abbiamo detto: ‘Wow! Questo è l’anno in cui dobbiamo provarci!’. Sinora sta andando tutto bene Tadej è stato fantastico. Credo che tutti abbiano visto in queste ultime tre settimane che è in una forma eccezionale. Questo è perché ha lavorato in maniera seria e intensa dall’inizio della stagione. Lo abbiamo lasciato lavorare tranquillo quest’inverno ma nel modo giusto, in maniera specifica per le corse a tappe. Era ovvio che se avesse corso di nuovo le classiche avrebbe dovuto correre di più e allenarsi in modo diverso. Invece si è concentrato nel prepararsi per le corse a tappe, nello specifico Giro e Tour. Grazie a questo abbiamo visto un’evoluzione nel suo corpo e nei suoi numeri. Stiamo monitorando tutti i suoi parametri e tutto va alla grande, anche meglio delle nostre aspettative. È fantastico da vedere”.

Ha concluso Gianetti. “Se vuoi essere ricordato per sempre nel ciclismo, devi vincere il Giro, devi indossare la Maglia Rosa ed esserne orgoglioso. Vincere il Giro è importante per Tadej, per tutta la nostra squadra e per il nostro progetto di promozione del ciclismo e della vita sana. Tutti possiamo vedere quanto gli italiani amano il Giro, ma credo anche che abbiamo visto quanto Tadej aiuti il Giro a diventare internazionale. Non è solo un corridore fortissimo e incredibile, è una star internazionale. Credo che il Giro d’Italia sia contento di avere Tadej come vincitore. Si era impegnato a vincere tappe e corsa e così ha fatto. Siamo tutti felici ed orgogliosi di lui. È una persona molto tranquilla, e questo è uno dei suoi segreti. Durante la prima settimana doveva capire come funziona il Giro e il suo ruolo chiave nella corsa di quest’anno, ma è sempre stato rilassato e ha avuto fiducia nella squadra. Quando Tadej si sente bene, tutto è ok. Abbiamo vinto il Giro, ora siamo pronti ad affrontare il Tour“.

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Emanuele Peri