Giro dei Paesi Baschi, tremenda caduta: Vingegaard in barella
Ecco le conseguenze del terribile incidente di ieri al Giro dei Paesi Baschi
Proprio in corrispondenza delle tante polemiche sulla chicane inserita alla Parigi Roubaix prima dell’ingresso alla Foresta di Arenberg, ecco che il mondo del ciclismo deve fare i conti con un altro aspetto, quello delle cadute. Al Giro dei Paesi Baschi è andato in scena un vero e proprio disastro.
Quando mancavano ancora 35 chilometri dal traguardo della quarta tappa della corsa spagnola, un corridore della Lidl Trek ha toccato la ruota posteriore della bici di Remco Evenepoel, scatenando un tragico incidente. I due sono caduti, ma hanno trascinato a terra altri numerosi corridori, tra cui Jonas Vingegaard e Primoz Roglic.
Tutti e tre, insieme ad altri corridori, hanno dovuto abbandonare la corsa con conseguenze più o meno gravi. Chiaramente, il ritiro è la cosa minore, visto che le conseguenze dell’incidente rischiano di impattare sull’intera stagione dei ciclisti rimasti coinvolti.
Giro dei Paesi Baschi: le conseguenze dell’incidente
Subito le immagini televisive del Giro dei Paesi Baschi hanno fatto impaurire tutti i tifosi a casa e le ammiraglie al seguito del gruppo. Chi tra tutti sembra essere rimasto più dolorante nell’incidente è Jonas Vingegaard. Il corridore danese della Visma-Lease a Bike si è sdraiato sul fianco sinistro fino all’arrivo dei soccorsi.
Trasportato in barella sull’ambulanza, il due volte vincitore del Tour de France è stato immediatamente visitato all’ospedale, dove è rimasto cosciente fin dal primissimo momento. La sua squadra ha voluto tranquillizzare tutti spiegando che Vingegaard è riuscito anche a comunicare con lo staff sanitario.
Brutto anche l’incidente di Remco Evenepoel, il primo a cadere nel terribile incidente di ieri. Il belga della Soudal Quick Step si è rialzato autonomamente, ma non ha mai smesso di toccarsi la spalla. Il rischio è che si sia fratturato la clavicola e per questo motivo sarà costretto a rinunciare alla Liegi Bastogne Liegi, suo grande obiettivo stagionale.
Infine Primoz Roglic. Anche lo sloveno della Bora hansgrohe, già caduto il giorno precedente, si è rialzato autonomamente prima di salire nell’ammiraglia della sua squadra. Subito ha voluto tranquillizzare la famiglia a casa e i tifosi mostrando un pollice all’insù come segno positivo. Anche lui però verrà messo sotto esame per conoscere eventuali conseguenze: difficilmente lo vedremo alla Doyenne domenica 21 aprile.
Ricordiamo che la corsa, dopo essere stata neutralizzata, è ripresa solamente per i sei fuggitivi di giornata. La vittoria è andata a Louis Meintjes che ha staccato i suoi cinque compagni d’attacco sulla salita finale della tappa. Seconda posizione per Ruben Thompson che allo sprint ha anticipato Karel Vacek. Oggi si riparte con la quinta frazione, anche senza i principali protagonisti al via.