Giro di Svizzera, ecco i voti: promossi e bocciati
Si è concluso il Giro di Svizzera e ad ormai pochissimi giorni dalla partenza del Tour de France è arrivato il momento di tirare le somme. La Uae Team Emirates ha dominato la corsa in lungo e in largo prendendosi le prime due posizioni del podio tanto nella classifica generale quanto nelle ultime tappe. Adam Yates si è preso la maglia gialla con due successi di tappa, seguito dal compagno di squadra Joao Almeida, anche lui vincitore di ben due tappe.
In salita i due non hanno avuto praticamente rivali ed è chiaro come nel nostro paglione del Giro di Svizzera, entrambi prendono il massimo dei voti. Attenzione perché nel caso in cui Tadej Pogacar non riesca a tenere per gli sforzi fatti a maggio nel Giro d’Italia, sono già pronti il britannico e il portoghese a subentrare. E chissà che i rivali maggiori lo sloveno non li abbia proprio in casa.
Sale sul podio della corsa, anche se con un ritardo superiore ai tre minuti, si piazza il danese Mattias Skjelmose. Il corridore della Lidl Trek non è stato allo stesso livello dei suoi due avversari, ma in salita ha dimostrato ancora una volta le proprie qualità. La formazione statunitense così può contare su un terzo uomo di classifica e forte quando la strada comincia a salire dopo Tao Geoghegan Hart e Giulio Ciccone.
Segnali di ripresa anche da Egan Bernal, ancora molto lontano dalla forma dei giorni migliori, quando fu capace di vincere Tour de France e Giro d’Italia, ma protagonista nelle tappe di salita. Il colombiano della Ineos Grenadiers ha finalmente lanciato segnali incoraggianti e per un piazzamento nei primi cinque al Tour de France va sicuramente tenuto d’occhio.
Molto interessante la prova di Matthew Riccitello della Israel Premier Tech, vincitore della maglia di miglior giovane. Lo statunitense un po’ a sorpresa si va a mettere al quinto posto della classifica generale: che gli Stati Uniti abbiano trovato nuovamente un corridore per le gare a tappe? Forse sì!
Giro di Svizzera: i bocciati
Non convince la prova di Thomas Pidcock della Ineos Grenadiers, passato professionista ormai tre anni fa con la speranza di dare alla Gran Bretagna un uomo per i grandi Giri. Fino a questo momento però il campione olimpico della Mountain Bike non ha dimostrato di poter tenere i migliori sulle grandi salite: l’ennesima conferma al Giro di Svizzera.
Male anche il ritorno alle corse di Cian Uijtdebroeks (Visma Lease a Bike) dopo il ritiro dal Giro d’Italia per influenza. A lungo nella top-ten, il belga è crollato nelle tappe finali, dicendo addio al piazzamento.