E’ sempre Tadej Pogacar! Il corridore della UAE Emirates vince anche la sedicesima tappa del Giro d’Italia 2024, la Livigno – Santa Cristina Valgardena di 202 km, che però è stata accorciata a causa del maltempo. La maglia rosa si conferma senza rivali in questa corsa rosa porta a casa la sua quinta affermazione, ribadendo ulteriormente la propria supremazia.
Alle spalle del fenomeno sloveno si piazza un grande Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizané) e Daniel Martinez (Bora Hansgrohe). Grande prestazione anche per altri italiani con il quarto posto di Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), il quinto di Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e il settimo del compagno di squadra Damiano Caruso.
Considerate estreme condizioni meteorologiche sulla Cima Coppi, i corridori hanno avuto un confronto con la direzione di gara per cercare di spostare la sede della partenza, evitando l’Umbrail Pass che risulta impraticabile. La maglia rosa Tadej Pogacar, prima del via, ha espresso le proprie perplessità in merito all’organizzazione: “Io sono pronto, la direzione di gara poteva disegnare una tappa diversa. Non ci sono notizie certe, ma soltanto ipotesi”.
“Era ciò che era previsto. Lo condizioni sono diventate proibitive, quindi cambiamo la sede di partenza e ci trasferiremo a Prati dello Stelvio. La montagna è sempre così, non si sa mai come possono cambiare le condizioni. Avevamo votato un piano B arrivano sull’Umbrail Pass, ma abbiamo visto che la situazione è peggiorata. Ognuno ha il suo punto di vista”, il commento del direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni.
Dopo una serie di ulteriori consulti, la direzione di gara fissa la nuova partenza da Lasa alle ore 14:25 per un totale di 121 km. Il primo tentativo di fuga viene messo in atto da Marco Frigo (Israel Premier Tech), che inizialmente non viene inseguito da nessun altro corridore, ma poi viene agganciato da sei uomini: Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek), Davide Ballerini (Astana Qazaqstan), Kevin Vermaeke (DSM Firmenich), Andrea Piccolo (EF Education Easy Post), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Mirco Maestri (Polti Kometa).
Dopo qualche schermaglia in testa alla corsa restano Maestri, Alaphilippe, Ballerini e Piccolo, che guadagnano 1’40” di vantaggio nei confronti del gruppo maglia rosa. Ballerini transita per primo al traguardo volante di Bolzano, mentre nel frattempo gli inseguitori riducono parzialmente il gap dagli uomini al comando.
Sul Passo Pinei Ballerini e Piccolo perdono contatto da Alaphilippe e Maestri, che ricostituiscono la coppia di fuggitivi formatasi nella tappa vinta la scorsa settimana dal francese. La salita è molto lunga e anche Maestri va in difficoltà distaccandosi dal transalpino, così il suo primo inseguitore diventa Ballerini. Ben presto il ciclista dell’Astana viene riacciuffato da Maestri, Andrea Pietrobon (Polti Kometa) e Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani CSF Faizané).
Alaphilippe passa in prima posizione all’Intergiro di Fié allo Sciliar e anche al traguardo volante di Siusi allo Sciliar, mantenendo 1’32” di vantaggio sui primi inseguitori a 20 km dalla conclusione. Nel gruppo maglia rosa arriva la prima sorpresa con Romain Bardet (DSM Firmenich), settimo in classifica generale, che perde contatto, mentre Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) tiene bene il passo dei migliori.
Su questo GPM gli uomini di classifica si avvicinano in maniera importante ad Alaphilippe, portandosi a soli 25″ dal francese. Intanto Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Ewen Costiou (Arkea B&B Hotels) e Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizané) si lanciano all’inseguimento dell’unico fuggitivo rimasto in gioco per la possibile vittoria di tappa.
Alaphilippe si prende anche il GPM di Passo Pinei, per poi lanciarsi in discesa per 5 km prima dell’ultima salita del Monte Pana. In questa asperità comincia il solito show di Tadej Pogacar che, dopo aver ripreso tutti gli avversari, conquista la sua quinta vittoria in questa Corsa Rosa; alle sue spalle uno splendido Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizané) e Daniel Martinez (Bora Hansgrohe). In top ten anche Christian Scaroni quarto, Antonio Tiberi quinto e Damiano Caruso sesto.