Lo scorso anno Jonathan Milan fece sognare gli italiani sfoggiando la bellissima maglia ciclamino su e giù per il Belpaese. Quest’anno il friulano ci riproverà, ha messo nel mirino la classifica a punti del Giro d’Italia 2024 prima di concentrare tutte le sue forze sulle Olimpiadi di Parigi.
Venne introdotta nel 1970 per vestire il leader della speciale classifica e da quel momento solamente grandissimi campioni l’hanno indossata. Pensiamo per esempio a Roger De Vlaeminck o Giuseppe Saronni, conquistata per tre volte. Ma anche Francesco Moser, leader assoluto con quattro successi. E ancora Mario Cipollini, Paolo Bettini, Alessandro Petacchi, Mark Cavendish.
E in tempi più recenti troviamo Giacomo Nizzolo, Fernando Gaviria, Elia Viviani, Arnaud Demare, Peter Sagan e proprio Jonathan Milan. Chiaramente per vincerla bisogna essere dei velocisti di primissimo piano, altrimenti sarà impossibile mettere da parte i punti necessari per riuscire nell’impresa.
Non sarà esattamente un Giro d’Italia adatto ai velocisti e per capirlo basta dare uno sguardo al percorso disegnato da RCS Sport. Gli organizzatori, su 21 tappe, hanno lasciato spazio alle ruote veloci solo cinque occasioni nitide più due da conquistare.
La prima possibilità arriva nella terza tappa con arrivo a Fossano, segue il giorno successivo l’arrivo di Andora, ma attenzione alla salitella finale dove qualche velocista può saltare. Troviamo poi il traguardo di Lucca il quinto giorno, quello di Francavilla al Mare l’undicesimo e quello di Cento il tredicesimo.
A Padova, nella diciottesima tappa, occasione per i velocisti in mezzo alle durissime tappe di montagna che decideranno la classifica generale. E infine a Roma, dove lo scorso anno ha trionfato Mark Cavendish al termine di uno sprint poderoso.
Ma andiamo ora a conoscere quali sono i favoritissimi alla vittoria finale della maglia ciclamino al Giro d’Italia 2024. Gli occhi sono puntati tutti su Tim Merlier, belga della Soudal Quick Step, già vincitore di una maglia verde (e quindi della classifica a punti) del Tour de France. Il suo rivale numero uno sarà l’olandese Olav Kooij della Visma Lease a Bike.
C’è molta curiosità anche su Fabio Jakobsen, che dal suo passaggio al Team Dsm Firmenich PostNL non è mai riuscito realmente a lasciare il segno. Phil Bauhaus sarà il terminale di riferimento della Bahrain Victorious, mentre Kaden Groves guiderà gli sprint della Alpecin Deceuninck.
Gli outsider sono Danny Van Poppel (Bora hansgrohe), Caleb Ewan (Jayco AlUla), Max Kanter (Astana Qazaqstan) e Fernando Gaviria (Movistar). E gli italiani? Noi possiamo contare su Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling), già vincitore di due tappe al Giro. Ma anche su Jonathan Milan (Lidl Trek), e Giovanni Lonardi (Polti Kometa).