Tadej Pogacar della UAE Emirates centra il successo nella seconda tappa del Giro d’Italia 2024, la San Francesco al Campo – Santuario di Oropa, di 161km, staccando tutti nella salita finale e riscattando la beffa finale subita ieri. Alle spalle dello sloveno si piazzano Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers); quarto un ottimo Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan).
Il fenomeno sloveno, dunque, va a sfilare la maglia rosa a Jhonatan Narvaez e, dopo appena due tappe, è già al comando della classifica generale della Corsa Rosa. Per Pogacar si tratta della settantuntesima vittoria in carriera, l’ottava in questa stagione.
Non appena prende il via la corsa Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani CSF Faizané), Thomas Champion (Cofidis) e Christian Scaroni (Astana-Qazaqstan) tentano subito di andare in fuga, ma il plotone reagisce e rende la vita difficile agli attaccanti. Nelle battute iniziali, infatti, ci sono diversi tentativi che vengono respinti.
L’attacco vincente per la fuga di giornata arriva qualche minuti più tardi grazie ad un gruppetto composto da cinque corridori italiani: Filippo Fiorelli e Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizané), Christian Scaroni (Astana-Qazaqstan), Davide Bais (Polti-Kometa) ed Andrea Piccolo (EF Education-Easypost).
I cinque battistrada riescono ad acquisire un importante vantaggio di oltre tre minuti, ma il gruppo alle loro spalle resta in controllo della situazione, in particolar modo con la Ineos Grenadiers del leader della classifica generale Jhonatan Narvaez. A 110km dal traguardo il margine di vantaggio del drappello al comando supera i quattro minuti, mentre nel plotone si muove anche l’UAE di Tadej Pogacar.
Fiorelli, messosi già in grande evidenza nella prima tappa di sabato, transita per primo al traguardo volante di Valdengo davanti a Bais e Marcellusi. Nel tratto in leggera salita che precede il primo GPM Kooij (Visma), Conci (Alpecin-Deceuninck), Dunbar e Zana (Jayco AlUla) restano vittime di una caduta, ma riescono a ripartire subito.
Fiorelli dimostra ancora un’ottima gamba, andandosi a prendere il primo posto anche all’Intergiro; alle sue spalle Piccolo e Bais. Nel frattempo il vantaggio dei cinque atleti di testa scende a 1’30” e Piccolo decide di tentare l’attacco in solitaria, mettendo una trentina di secondi tra sé stesso e il gruppetto di Marcellusi, Bais e Scaroni; Fiorelli, invece, si stacca.
Piccolo transita per primo al GPM di Oasi Zegna e incrementa ulteriormente il proprio vantaggio sugli altri azzurri, portandolo ad oltre un minuto. Gli uomini di classifica, trainati da Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), sono a circa 2’30” dal leader della corsa. Dopo la discesa arriva il GPM di Nelva e anche in questo caso il primo a transitarvi è corridore della EF Education-Easypost davanti a Scaroni e Marcellusi.
Piccolo inizia l’ultima discesa prima dell’asperità finale e passa per primo al traguardo volante, mentre il gruppo si avvicina ulteriormente a 1’30” e riacciuffa anche Scaroni e Marcellusi. Ad 11km dalla fine Tadej Pogacar cade, ma grazie a due suoi compagni riesce immediatamente a rientrare nel plotone dei migliori.
Una volta iniziato l’ultimo GPM di Oropa, il gruppo inseguitore trainato dalla UAE Emirates e dalla Ineos Grenadiers rosicchia velocemente diversi secondi a Piccolo, che fa quel che può per provare a difendersi. A 6,5km dalla conclusione il corridore italiano termina la propria fuga e le squadre dei big iniziano seriamente ad entrare in azione per preparare l’arrivo.
Quando mancano 4,5km Tadej Pogacar decide di sferrare la sua offensiva, staccando tutto il resto della compagnia e andandosi a prendersi vittoria di tappa e maglia rosa. Lo sloveno si dimostra di un altro pianeta e volta al comando della classifica generale; alle sue spalle Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers); quarto un ottimo Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan).