Per gli appassionati di ciclismo Marco Pantani rimane uno dei miti assoluti delle due ruote. Un ciclista che è stato capace come pochi altri di far sognare con le sue imprese, soprattutto in salita, sia al Giro D’Italia che al Tour De France.
Il Pirata, così era soprannominato Pantani, è scomparso 20 anni fa lasciando un vuoto che non è mai stato colmato ma il suo ricordo, ancora oggi, è più vivo che mai negli appassionati di ciclismo che non perdono occasione per ricordarlo e rendergli omaggio in ogni modo possibile.
Per tutti gli appassionati di ciclismo, infatti, il giorno di San Valentino rappresenta una data triste, quella della scomparsa del Pirata, ma anche la giornata nel quale rendere omaggio a uno dei più sportivi di sempre. E proprio il 14 febbraio, ad Alessandria, si è celebrato l’amore per le biciclette a tutto tondo con una mostra dedicata non solo a Pantani, ma a tutto il mondo a due ruote.
Il Museo AcdB, infatti, ha inaugurato la mostra “Accoppiata Giro-Tour” esponendo proprio la bicicletta di Marco Pantani nel ventesimo anniversario della morte. Di proprietà di Wilier Triestina e usata nel Giro 1997, è la prima con la sella del logo del Pirata. Un cimelio importantissimo nella storia del ciclismo non solo per essere appartenuta al grande campione, ma anche per il fatto di essere stata la protagonista, insieme al Pirata, di una delle imprese più leggendarie mai compiute nella grande corsa rosa
Alla mostra, però, ci sono altre bici storiche che hanno scritto pagine importanti nella storia a due ruote. Come quella di Ivan Gotti, una Fratelli Masciaghi ‘Fausto Coppi’ da crono, impiegata al Giro e poi al Tour sempre nel 1999. A chiudere la mini rassegna, poi, c’è anche la bici di Vincenzo Nibali dell’ultima stagione 2022, una ‘Filante SLR’ impiegata anche per gli allenamenti dello “Squalo”.
Non solo biciclette, però, al museo- A fare da cornice ai modelli storici, infatti, c’è anche la Maglia Gialla di Fiorenzo Magni, leggendario Leone delle Fiandre, così come quella Rosa di Fausto Coppi (Collezione Chiapuzzo) e quella di Gianni Bugno del Giro d’Italia 1990, data dalla collezione Museo del Ghisallo/La Gazzetta dello Sport).
Un modo, quello scelto, per ricordare l’iconica figura di Marco Pantani nei 20 anni dalla sua scomparsa, ma anche per rendere omaggio a tutto il mondo del ciclismo con biciclette mitiche e cimeli di alcuni dei personaggi che hanno scritto la storia di questo sport.