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Honda Prelude Concept, ecco come sarà l’ibrida del futuro

Honda Prelude Concept

Honda Prelude Concept - Foto credits Honda press

La strategia di elettrificazione di Honda passa attraverso il lancio di nuovi modelli. Tra questi, però, ce n’è uno in particolare che gli appassionati attendono con grande entusiasmo. Si tratta di Honda Prelude, l’ibrida del futuro che riporterà in auge uno dei nomi storici del marchio giapponese.

Una sportiva che è stata anticipata da un concept, svelato al Salone di Tokyo 2023, e che sarà disponibile in tutto il mondo tra il 2025 e il 2026.

Torna Honda Prelude, ma stavolta è ibrida

Un grande ritorno, quindi, che darà vita a una coupé quattro posti dalle linee raffinate e sportive, mossa da un propulsore ibrido e con un prezzo di vendita accessibile al mercato. Lo stesso concetto che diede vita al modello originale del 1978, ma che ora si svilupperà in chiave moderna sfruttando l’alimentazione ibrida per iniziare a tracciare la strada verso un nuovo futuro.

Per capire come sarà il modello futuro c’è, appunto, Honda Prelude Concept, che si avvicina molto a quella che sarà la versione definitiva del modello che sarà commercializzato. Evidenti i richiami alla sportiva Nsx nelle forme del muso, ma che si baserà sulla stessa piattaforma della Civic, uno dei modelli più fortunati targati Honda. Il nuovo modello, quindi, non sarà una supersportiva ma una coupé capace di accogliere comodamente quattro adulti pur mostrando linee sportive, capace di emozionare alla guida, ma senza essere estrema.

La nuova Honda Prelude Concept
La nuova Honda Prelude Concept – Foto credits Honda press

Nessun dettaglio, ovviamente, è stato rivelato sul powertrain ma la certezza è che sarà ibrido. Non sono escludere, poi, soluzioni rivoluzionarie, in pieno stile Honda, sul modello. Il cambio, invece, sarà automatico con la trazione che non sarà posteriore. La nuova Honda Prelude, quindi, dovrebbe andare a posizionarsi su una fascia di prezzo inferiore alla Civic Type R, il modello più spinto tra le versione della vettura giapponese, quindi sotto i 58.000 euro.

Tornerà così sulle scena un nome storico dell’automobilismo. La prima generazione della coupé giapponese ha debuttato nel 1978 in Giappone ed era dotata di un propulsore 1.6 quattro cilindri aspirato a benzina da 80 CV e 127 Nm di coppia, per un peso di appena 900 kg. Questa è l’unica unità con cui è stata importata in Italia. La seconda serie è nata nel 1982 ed era caratterizzata da una linea più affilata, con i fari a scomparsa. La terza generazione del 1987 ha ripreso lo stesso stile e introdotto per la prima volta al mondo, come optional, le quattro ruote sterzanti. Nel 1991 è arrivata la quarta serie, dalle forme più morbide e moderne e con una vasta scelta di motori a benzina fino a potenze di quasi 200 Cv. Infine, l’ultima generazione prodotta dal 1996 al 2001 con la quale era andata in pensione.