Il Canone RAI raddoppia: ora pagheremo un’altra tassa casalinga | Paga o ti sfrattano dal divano
Il canone Rai verso il raddoppio, oramai non ci sono più dubbi, pagheremo un’altra tassa casalinga: o paghi o ti sfrattano
Un 2024 che sta per giungere al termine per gli italiani. Purtroppo, però, le brutte notizie non tardano ad arrivare. Soprattutto per quanto riguarda i nostri portafogli.
Il canone Rai, infatti, è pronto a raddoppiare. Segno del fatto che saremmo costretti a pagare un’altra tassa casalinga. Non ci sono altre soluzioni se non quella di mettere, appunto, mano al portafoglio e pagare.
Altrimenti il rischio è molto alto: essere sfrattati dal divano. Scherzi a parte, la questione è molto seria e deve essere presa assolutamente con le pinze.
Di conseguenza siamo pronti a rivelarvi tutti i dettagli e, soprattutto, come bisogna agire in questi casi. Prendete carta e penna perché le informazioni che vi daremo sono molto importanti.
Il canone Rai verso il raddoppio, pronti a pagare un’altra tassa ‘casalinga’
L’argomento in questione non può che essere quello relativo all’Imu. Già, ma in questi casi come si fa a sapere se la si deve pagare oppure no? Da precisare che il proprietario della casa non è sempre tenuto a versare l’imposta. Inoltre bisogna sapere che è uno dei soggetti passivi tenuti al pagamento. Una normativa che non tutti tendono a conoscere perfettamente. Il proprietario dell’abitazione principale che non ha possiede altri immobili non è tenuto al pagamento.
L’abitazione principale, quella in cui si ha la residenza, non di lusso è esentata dall’Imu. Quello che bisogna sapere è se si deve versare l’imposta sulla seconda o terza casa visto che ci sono categorie particolari dove è prevista l’esenzione. Stesso discorso per quanto riguarda sconti e riduzioni per l’Imu sulle seconde o terze case. Le notizie vanno a peggiorare quando ci si ritrova ad essere proprietari di una quota dell’immobile ricevuta in eredità o in donazione.
Pagamento obbligatorio oppure no? Tutto quello che serve sapere
Insomma, quando bisogna versare l’Imu? Uno dei casi più conosciuti è quello che riguarda la comproprietà di un immobile. Se un appartamento ha diversi proprietari l’Imu grava su tutti in proporzione alla propria quota di possesso. Se uno dei proprietari non versa l’imposta, gli altri non sono tenuti a versare somme maggiorate. Inoltre il Comune non potrà rifarsi su chi ha già versato.
Uno dei casi più conosciuti è quello dell’immobile intestato a marito e moglie. Questi ultimi saranno chiamati al versamento dell’Imu in quota del 50% ognuno. Se la moglie non dovesse pagare la sua quota sarà il Comune a procedere su come l’uomo potrà recuperare le somme dalla moglie. In conclusione chi ha un solo immobile l’Imu è dovuta, ma solo in alcuni casi. Non basta essere proprietari di un solo immobile per non essere assoggettati all’imposta. Se si possiede un immobile soltanto, ma non si vive in esso l’Imu è dovuta.