Quando sei un grande campione, lasciare il ciclismo e la bicicletta non è facile, neppure alla soglia dei sessant’anni. Miguel Indurain, uno dei più grandi corridori della storia, ha lasciato le corse professionistiche nel 1996, ma da quel giorno non si è mai realmente separato dalle due ruote.
Presente alle corse sotto altre vesti, sponsor e uomo immagine per alcune grandi aziende di settore, ma anche ciclista, come accaduto alla Maratona delle Dolomiti, una celebre Gran Fondo, e come accadrà tra il 28 aprile e il 3 maggio.
“Don Miguel” parteciperà infatti alla Titan Desert di Mountain Bike, una gara estenuante tra le dune di oltre 600 chilometri e 6 mila metri di dislivello, per specialisti del settore e corridori con grandi dote di resistenza.
Vederlo nuovamente all’opera farà brillare gli occhi di gioia a tutti quei tifosi e appassionati di ciclismo che negli anni ’80 e ’90 potevano ammirare le sue gesta e imprese al Giro d’Italia e al Tour de France contro corridori del calibro di Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Marco Pantani e molti altri.
Alla sua età mettersi in gioco in questo modo è davvero ammirevole. Chiaramente Miguel Indurain non avrà obiettivi di classifica alla Titan Desert, ma un campione che ha fatto della competitività il suo marchio di fabbrica, non può certo gettare la spugna prima di partire.
“Mi ero detto che non l’avrei più fatto e invece sono ancora qui, ancora nel deserto – ha detto Indurain al quotidiano spagnolo sportivo Marca – Mi sono incontrato con la squadra e abbiamo ricordato quanto ci siamo divertiti la scorsa volta. In gara non è proprio bello, visto che si soffre moltissimo il caldo, la sabbia, le condizioni climatiche e anche la stessa Mountain bike che non è la mia specialità. Tuttavia, quando si parla di bicicletta, sono sempre disponibile“.
Ma quindi quali saranno gli obiettivi? “Non punterò alla classifica, ma mi concentrerò a pedalare nel modo più veloce possibile. Insieme, proverò a godermi anche il paesaggio e l’atmosfera. Per correre la Titan Desert bisogna essere allenati e con il GPS le difficoltà aumentano. Credo che non imparerò mai ad usarlo. Ma non toccherà a me tirare avanti la squadra, saranno i giovani a farlo“.
Miguel Indurain è nato a Villava, in Spagna, il 16 luglio 1964 che fu professionista dal 1984 al 1996. In carriera ha vinto veramente di tutto: si contano, tra le altre cose, cinque Tour de France vinti consecutivamente, due Giri d’Italia, un mondiale a cronometro e una medaglia d’oro olimpica.