Cicloturismo

Laduesse, un’altra iniziativa per il cicloturismo calabrese

Un nuovo bellissimo evento cicloturistico tutto da vivere in una regione che ha fatto della bicicletta uno dei veicoli di promozione turistica principali. Parliamo della Calabria e del nuovo evento Laduesse che dalla Riviera dei Cedri, sul mar Tirreno, porterà i ciclisti sui monti del Parco Nazionale del Pollino.

La data fissata è quella del prossimo 15 giugno, in provincia di Cosenza, grazie all’organizzazione della “Asd Serragiumenta”. Parliamo essenzialmente di una ciclo passeggiata a carattere non competitivo e partecipazione libera, che si propone come un appuntamento unico nel suo genere.

Andiamo nei dettagli del percorso. Circa 77 chilometri, con pendenze dal 5 all’8% e quota fino a 800 metri sul livello del mare che permetteranno agli appassionati di ciclismo di mettersi alla prova. Insieme alle fatiche della pedalata ci sarà anche il passaggio in borghi ospitali immersi in una natura incontaminata con panorami spettacolari. Si tratta di territori ricchi di tracce di culture millenarie.

Non dimentichiamoci che Laduesse è parte del Pollino Bike Festival, l’appuntamento dedicato alla bicicletta, al cicloturismo e agli amanti delle due ruote in programma dal 14 al 16 luglio nel Parco nazionale del Pollino.

Si parte da Sangineto Lido, all’ombra del castello del Principe e si arriva al Castello di Serragiumenta, non dopo aver attraversato l’antico feudo dei San Severino su strade provinciali e secondarie a bassa frequentazione. I comuni toccati dal tracciato? Sangineto, Belvedere, Sant’Agata d’Esaro, San Sosti, San Donato di Ninea, Acquaformosa, Lungo, Firmo ed Altomonte.

Due eccellenze calabresi verranno unite da questo percorso: la Riviera dei Cedri, con il suo splendido mare, e il Parco nazionale del Pollino, incredibile nella sua incontaminata natura. Le comunità locali e gli esercizi commerciali, però, verranno coinvolte nel percorso. E come dimenticare la cucina locale con le sue bontà, i prodotti enogastronomici, e le bellezze come il centro storico di Sant’Agata d’Esaro; il paese di San Sosti, con la cascata di fra’ Giovanni e una deviazione fino al santuario della Madonna del Pettoruto; il borgo di San Donato di Ninea, con il centro storico arroccato e il belvedere della chiesa della Motta, dove lo sguardo spazia lungo tutta la valle dell’Esaro fino al mar Ionio.

Un passaggio anche nel cuore del territorio di cultura arbereshe con le sue bellezze: la chiesa di San Giovanni Battista Matrice di Acquaformosa; la cattedrale dell’Eparchia di Lungro, la chiesa di San Nicola di Mira; la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo. Dunque, un appuntamento assolutamente da non perdere.

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Emanuele Peri