E’ tutto pronto per l’edizione 2024 della Liegi-Bastogne-Liegi, una delle corse ciclistiche più importanti e più antiche del mondo. Quest’anno proveranno i grandi favoriti per il successo finale sono l’olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), già vincitore del Fiandre e della Parigi-Roubaix, e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).
Non ci sarà l’uomo che ha trionfato nelle ultime due stagioni, il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), fermo ai box per infortunio in seguito all’incidente che lo ha visto coinvolto qualche settimana fa nel Giro dei Paesi Baschi. Evenepoel, come detto, si è assicurato il successo nel 2023 e nel 2024, ma andando a ritroso nella storia quali sono stati i vincitori della Liegi-Bastogne-Liegi.
Il primo ad imporsi nella Doyenne fu il belga Leon Houa, che centrò il successo nelle prime tre edizioni disputate nel 1892, 1893 e 1894. Nei primi anni la Liegi-Bastogne-Liegi è stata prevalentemente dominata da atleti belgi, ad eccezione dell’edizione del 1908, tornata in scena dopo un’assenza di tredici anni, che fu vinta dal francese André Trousselier.
La gara non fu disputata neanche nel 1910 e nel quadrienni 1914-1918, in questo caso per via della Prima Guerra Mondiale. Nel 1930 fu il tedesco Hermann Buse ad interrompere nuovamente la striscia di affermazione da parte di rappresentanti del Belgio. Nuovo stop forzato dal 1940 al 1942 e nel 1944, a causa della Seconda Guerra Mondiale.
Nel dopoguerra la situazione intorno alla Doyenne iniziò a subire qualche cambiamento, esattamente come avvenne nel mondo del ciclismo, che si rese protagonista di un’importante espansione oltre i Paesi del Nord Europa. A partire dal 1949, anno della vittoria del francese Camille Danguillaume, l’albo d’oro cominciò ad avere trionfatori rappresentano una bandiera diversa da quella del Belgio.
Il 1965 fu un anno molto importante per l’Italia, che riusciù per la prima volta a centrare il successo nella Liegi-Bastogne-Liegi grazie a Carmine Preziosi, che si impose davanti al connazionale Vittorio Adorni per una splendida doppietta.
Quattro stagioni dopo, invece, nel 1969 arrivò la prima affermazione del leggendario Eddy Merckx. Quest’ultimo negli anni successivi riuscì a ripetere tale impresa, vincendo anche nel 1971, 1972, 1973 e 1975: un record assoluto di cinque successi in questa corsa che resta attualmente in vigore.
A partire dal 1982 i corridori italiani cambiarono decisamente marcia nella Liegi-Bastogne-Liegi, inanellando una serie importante di successi che videro trionfare Silvano Contini nel 1982 e Moreno Argentin nel 1985, 1986, 1987 e 1991.
Anche tra gli anni ’90 e i 2000 l’Italia si rese grande protagonista in questa competizione con le affermazioni di Michele Bartoli (1997,1998), Paolo Bettini (2000, 2002), Davide Rebellin (2004) e Danilo Di Luca (2007), che ad oggi è l’ultimo italiano ad aver vinto La Doyenne.
La storia recente della Liegi-Bastogne-Liegi ha visto trionfare i grandi atleti dell’ultimo decennio e, soprattutto, quelli della nuova generazione che domineranno nei prossimi anni. Oltre ad Alejandro Valverde che, ormai ritirato, ha ottenuto due vittorie, nell’albo d’oro spiccano i nomi di atleti del calibro di Daniel Martin, Simon Gerrans, Wout Pouls, Bob Jungles, Jakob Fulgsang, Primoz Roglic, Tadej Pogacar e, come già detto, Remco Evenepoel.