L’incidente è stato mortale | Calcio italiano ancora in lutto: così giovane ci ha già lasciati
È un giorno triste per il mondo del calcio: è scomparso all’età di 43 anni lasciando un vuoto incolmabile per i tifosi.
Quando la notizia della morte di questo giocatore è iniziata a circolare, l’incredulità era davvero alta. Tuttavia è ufficiale e non c’è più niente da fare. Se ne è andato giovanissimo: aveva solo 43 anni compiuti lo scorso 8 gennaio. Era giovanissimo e la notizia della sua morte arriva quando ancora il nostro paese sta piangendo la scomparsa di Totò Schillaci, scomparso a causa di un tumore al colon retto qualche settimana fa.
Il 29 settembre, invece, è arrivata la notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato. Andrea Capone è morto all’età di 43 anni. L’ex centrocampista del Cagliari si trovava in un hotel del capoluogo sardo quando è avvenuto il drammatico evento che ha portato alla sua prematura scomparsa. Si tratta di una notizia che i tifosi della squadra sarda faranno fatica a digerire, vista l’importanza che Capone ha avuto parecchi anni fa ormai.
Dopo il ritiro dal calcio giocato avvenuto nel 2010, Andrea Capone si è dedicato all’azienda familiare. Ma che cosa è successo e perché Capone ci ha lasciati così presto?
È morto Andrea Capone: ecco che cosa è successo
Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, Capone avrebbe battuto la testa scendendo da una ripida scala. Si trovava in un hotel di Cagliari dopo aver partecipato durante la serata ad una festa di battesimo. Avrebbe poi prenotato una camera, non trovando più le chiavi dell’auto, ed è proprio nella suite riservata che è successo tutto.
Scendendo da una ripida scala, Andrea Capone sarebbe scivolato battendo la testa. Un colpo che non gli ha lasciato scampo. Si tratta di un incidente che ha sconvolto Cagliari e in particolare i suoi amici, che erano con lui alla festa.
La carriera di Andrea Capone
L’esordio di Andrea Capone nel mondo professionistico è proprio con il Cagliari, dove aveva già passato parecchi anni tra le giovanili. Era il 2000 quando fa il suo debutto. Da allora, per lui inizia una carriera giocata soprattutto nel capoluogo sardo, esclusi gli anni in prestito prima al Sora poi al Treviso. Nel 2007 arriva invece a Vicenza, nel 2009 gioca per il Grosseto e chiude la carriera nel 2010 con la Salernitana.
Dal Cagliari arriva il cordoglio per la sua morte. “Il legame con la sua terra rimarrà impossibile da scalfire. Era un ragazzo da sempre noto per la sua professionalità, per la sua dedizione e la sua passione“, si legge nel comunicato.