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L’Italia conquista due maglie di classifica al Giro dopo 8 anni: Milan e Tiberi decisivi

Tiberi

Antonio Tiberi in maglia bianca al Giro d'Italia (foto: LaPresse)

L’edizione appena conclusa del Giro d’Italia è stata più che positiva per gli atleti di casa. La attese della vigilia sono state pressoché rispettate e molti giovani azzurri si sono messi in evidenza, lasciando ben sperare per il futuro di questo sport nel nostro Paese. Ancora non c’è un uomo in grado di poter puntare alla vittoria di un grande giro, ma non è da escludere che qualcuno possa fare il grande salto nei prossimi anni.

Italia, due maglie di classifica dopo 8 anni

Il ‘cavallo’ su cui potrebbe puntare l’Italia per il futuro potrebbe essere Antonio Tiberi. Il corridore della Bahrain Victorious ha dimostrato di andare forte in salita e di tenere il passo dei migliori, ma non ancora di riuscire a fare la differenza per accumulare un importante vantaggio nei confronti dei diretti avversari. Ad ogni modo Tiberi è stato uno dei grandi protagonisti di questo Giro d’Italia, chiudendo al quinto posto nella classifica generale e lasciando la sensazione di poter essere uomo da podio.

Inoltre il ciclista della Bahrain, anche grazie al contributo dell’esperto compagno di squadra Damiano Caruso, è riuscito ad aggiudicarsi la maglia bianca e a laurearsi vincitore della classifica dedicata ai giovani. Un riconoscimento molto prestigioso, che nel recente passato è stata indossata da atleti del calibro di Egan Bernal, Joao Almeida, Juan Pedro Lopez e Tao Geoghegan Hart.

Per l’Italia, oltre alla vittoria della propria classifica da parte di Tiberi, è arrivata anche la seconda affermazione consecutiva di Jonathan Milan nella graduatoria dedicata ai velocisti. Il corridore della Lidl-Trek si è cucito sulle spalle la maglia ciclamino lo scorso anno e in questa edizione ha replicato l’impresa vincendo addirittura tre tappe, dimostrandosi lo sprinter più forte del momento.

Questi traguardi hanno un sapore storico per l’Italia, che è tornata ad ottenere due maglie di classifica ad otto anni di distanza dall’ultima volta. Nel 2016, infatti, furono Vincenzo Nibali e Giacomo Nizzolo a tenere alta la bandiera italiana: il siciliano conquistò la maglia rosa vincendo il Giro d’Italia, mentre il milanese si aggiudicò la maglia ciclamino della classifica a punti.

Tanti piazzamenti per gli italiani

Oltre ai risultati finali, i corridori italiani sono stati sempre protagonisti nelle tre settimane del Giro, tra fughe, piazzamenti e vittorie. In questa edizione l’Italia ha ottenuto cinque vittorie di tappa grazie alle tre affermazioni di Jonathan Milan e ai successi di Filippo Ganna ed Andrea Vendrame. Sono, inoltre, arrivati ben sei secondi posti, quattro dei quali centrati dal friulano della Lidl-Trek, più volte beffato nella volata finale per una questione di centimetri.

Gli altri due secondi posti appartengono a Filippo Ganna e a Giulio Pellizzari, mentre Andrea Pietrobon, Antonio Tiberi e Giovanni Lonardi hanno completato il quadro dei podi raggiunti dall’Italia con i loro terzi posti. Dei piazzamenti che, come detto in precedenza, lasciano ben sperare per il futuro, soprattutto considerando la giovane età degli autori. Per i colori italiani, dunque, il bilancio di questo Giro d’Italia 2024 non può che essere positivo.