Home » L’UCI minaccia Pogacar: rischia la squalifica

L’UCI minaccia Pogacar: rischia la squalifica

Pogacar

Tadej Pogacar sul podio del Giro d'Italia (foto: LaPresse)

Che ci sia un organo come l’UCI chiamato a far rispettare le regole nel mondo del ciclismo, è sicuramente un bene. Ma cosa succede quando il massimo organo del ciclismo internazionale scrive delle regole che possono essere dannose allo sport stesso? Ha dell’incredibile quanto sta succedendo in queste ore al Giro d’Italia, dove Tadej Pogacar sta indossando la maglia rosa.

Il corridore sloveno, dopo aver vinto la seconda tappa di domenica ad Oropa, si è vestito con il simbolo della leadership della classifica generale. Per questo motivo, l’organizzazione di RCS Sport ha pensato insieme allo sponsor Castelli di omaggiare la Grande Partenza da Torino. Sotto alla maglia rosa, infatti, le due società hanno consegnato a Pogacar un pantaloncino color granata che ricorda proprio la città piemontese.

Pogacar ha chiaramente indossato l’abbigliamento, anche per obblighi di sponsor, ma subito si sono scatenati i dibattiti social. Chi ha giudicato bello l’outfit, chi invece lo ha criticato, si è parlato molto di questa combinazione di colori. Peccato che sia intervenuta l’UCI e i commissari di gara.

Pogacar, cos’è successo

Lunedì sera i commissari del massimo organo internazionale del ciclismo hanno minacciato Pogacar di squalificarlo dalla gara a causa di interpretazioni contrastanti delle loro stesse regole riguardanti il leader della classifica generale. L’omaggio al Grande Torino, con il 75° anniversario del disastro aereo di Superga, a quanto pare non poteva essere fatto.

Ieri, infatti, Pogacar non ha riproposto i pantaloncini granata, spaventato dalle possibili conseguenze di questa sua scelta. RCS Sport e Castelli hanno provato a spiegare ai commissari dell’UCI che le loro stesse regole sembrano consentire l’uso della tuta in pelle bicolore. Ma i direttori di gara hanno preferito aspettare che gli alti dirigenti dell’UCI e forse anche il presidente David Lappartient prendessero una decisione.

Non so cosa dire. Gli organizzatori ci hanno dato il body, quindi li ho indossati, ma poi abbiamo ricevuto una chiamata dall’UCI che diceva: ‘non è permesso‘”, ha rivelato Pogacar a Eurosport prima dell’inizio della tappa di ieri.

Intanto il Giro continua ad andare avanti con lo sloveno che appare saldamente al comando della classifica generale. Il suo vantaggio, infatti, è attualmente di 46″ su Geraint Thomas della Ineos Grenadiers, il primo inseguitore. Più dietro, a 46 secondi, troviamo il colombiano Daniel Martinez della Bora hansgrohe. Il primo italiano in graduatoria è, invece, Lorenzo Fortunato dell’Astana Qazaqstan, attualmente sesto con un ritardo dalla maglia rosa di un minuto e sette secondi.