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Mondiali 2024, Senn: “Van der Poel? E’ un percorso al limite”

Van der Poel Roubaix

Mathieu Van der Poel in azione sulle pietre della Parigi Roubaix

I Mondiali di ciclismo su strada sono ancora molto lontani, poiché andranno in scena a Zurigo soltanto nel mese di settembre, con la prima maschile elite prevista per domenica 29. In mezzo ci sono ancora tanti eventi da disputare come il Tour de France, La Vuelta e soprattutto i Giochi Olimpici di Parigi 2024, che rappresenteranno un’importante tappa per la maggior parte dei corridori più forti del panorama mondiale.

Nonostante questo, però, l’organizzazione di gara sta già pensando in maniera concreta all’appuntamento iridato, tant’è che l’organizzatore della rassegna Oliver Senn ha raccontato le caratteristiche del tracciato che è stato scelto e disegnato. Un percorso lungo 274 chilometri e con un dislivello complessivo di oltre 4.500 metri. Il finale, in particolar modo sarà davvero duro con sette giri per un totale di 26,8 chilometri, di cui 400 di dislivello.

Senn: “Decisivo lo Zollikon”

Oliver Senn, nel corso di un’intervista rilasciata a In de Leiderstrui, ha spiegato le caratteristiche del percorso: “C’è una breve ma ripida salita all’inizio del circuito e, dopo una leggera discesa, una salita più lunga. Il punto di snodo della corsa sarà la salita di Zollikon lunga 2 km, dove ci dovrebbero essere i principali attacchi che potrebbero decidere l’esito del Mondiale. In seguito è prevista una discesa e un km e mezzo di pianura finno all’arrivo”.

“Ci saranno tanti possibili momenti dove i corridori potrebbero fare la differenza, la corsa potrebbe essere divertente fin dalle battute iniziali e fino alla fine del tracciato. Per alcuni atleti, però, potrebbe essere troppo dura, soprattutto verso la parte conclusiva”, ha aggiunto Senn.

Senn: “Tutti possono avere una chance”

Il campione uscente è l’olandese Mathieu Van der Poel che, durante le grandi classiche di questa stagione, si è dimostrato un vero e proprio dominatore, vincendo la EC3 Harelbeke, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Per il Mondiale, invece, la situazione potrebbe essere un po’ più complicata viste le sue caratteristiche, che non si sposano perfettamente con quelle del percorso.

Per quanto riguarda il favorito, infatti, secondo Senn questa volta potrebbe non essere il campione in carica Mathieu Van der Poel: “Credo che per Van der Poel sia un percorso un po’ al limite, perché è più duro di quello che sembra. C’è un costante saliscendi e un susseguirsi di salite molto lunghe che potrebbe danneggiare l’olandese. Per lui non sarà affatto semplice riuscire a difendere il titolo conquistato lo scorso anno”.

“Personalmente vedo bene Jonas Vingegaard su questo tipo di percorso, perché il miglior scalatore ha sempre un’opportunità e lui non sarà lontano dall’esserlo. Tra i papabili vincitori potrebbero esserci anche Tadej Pogacar, Remco Evenpoel e Wout Van Aert. Il percorso è aperto a diverse possibilità e tutti possono avere una chance di vittoria”, il pensiero dell’organizzatore dei Mondiali di ciclismo su strada.

Senn si anche augurato di poter vedere lottare per la vittoria finale anche uno dei beniamini di casa: “Secondo me non sarà una sfida tra soli puri scalatori, ma sicuramente sarà molto tosta. Noi avevamo sin dall’inizio l’obiettivo di creare un circuito in cui tanti corridori potessero avere almeno una possibilità di successo. La cosa più bella sarebbe vedere tutti i grandi nomi lottare per il titolo, magari insieme a qualche svizzero padrone di casa come Marc Hirschi e Mauro Schmid”.