Monte Grappa: tutto esaurito in attesa del Giro

Quanta attesa per il Giro d’Italia sul Monte Grappa! Una salita storica, una vetta durissima come i valichi alpini e dolomitici, tanto che per molti ciclisti italiani la frase “fare il Grappa” è diventata di culto. Ma l’ascesa non è solamente fatica, è anche un’esperienza turistica emozionante che unisce la storia ad una natura incontaminata qual è quella della Riserva di Biosfera Mab Unesco. Chiaramente, il passaggio della corsa rosa, attirerà un numero elevatissimo di appassionati.

Qui si correrà infatti la 20ª tappa del Giro d’Italia, che potrebbe essere decisiva per le sorti della classifica generale. Per questo motivo arriveranno tifosi dall’Australia, dagli Stati Uniti e dal Sud America, come registrano gli alberghi e i tour turistici in questi giorni. Senza dimenticare gli sloveni, pronti ad acclamare il loro idolo Tadej Pogacar come vincitore della maglia rosa.

Tutte esaurite, infatti, le strutture ricettive nell’area di 30 chilometri e oltre dal bacino del Monte Grappa. E anche chi si occupa dei servizi legati al ciclismo, ad esempio guide e noleggiatori, registra il sold out. Ci si chiede come faranno i tantissimi tifosi a salire la montagna il 25 maggio, visto che le e-bike sono tutte esaurite.

Monte Grappa e Veneto, ciclisti da sempre

Il mondo del cicloturismo e in generale dei grandi eventi è un vero volano per l’economia territoriale”, spiegano dal consorzio turistico Vivere il Grappa. “Sono coinvolte positivamente tutte le realtà, non solo quelle prettamente turistiche, ma anche la ristorazione, il commercio al dettaglio e tutte le attività locali. Con questo spirito l’Ipa Terre di Asolo e Montegrappa insieme con l’Unione Montana del Bassanese ha promosso una campagna di comunicazione stampa e on line in chiave turistica per far conoscere i nostri bellissimi territori, paradiso per i ciclisti, sportivi del volo libero o degli sport d’acqua; un territorio ricco di storia e cultura grazie alle grandi opere degli artisti veneti. Il Giro lambirà ad esempio il Tempio del Canova a Possagno”.

Non dimentichiamoci che la provincia di Treviso respira ciclismo da sempre, tanto da essere la seconda provincia veneta nella filiera della bicicletta, in particolare con le imprese artigiane. Il trend è in continua crescita, tanto che “Viaggiare con la bici 2023 – Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo” registra dati impressionanti: 33 milioni circa di presenze generate nel 2022, pari al 4,3% di quelle totali registrate in Italia, per un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro (stime Isnart, Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio 2022). Tre Regioni, Veneto (19,0% di cicloturisti), Trentino-Alto Adige (16,5%) e Toscana (11,4%) hanno da sole attratto il 47% del flusso di cicloturisti nell’ultimo anno.

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Emanuele Peri