Ciclismo

Morte Rebellin, il camionista tedesco patteggia per tre anni e undici mesi

Sono passati quindici mesi da quel terribile 30 novembre, quando il mondo del ciclismo si svegliò con una notizia che mai avremmo voluto sentire. La morte di Davide Rebellin, investito dal camionista tedesco Wolfgang Rieke, ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati di ciclismo che da metà degli anni ’90 avevano imparato ad amare un vero e proprio campione.

Ieri è andata in scena l’ultima tappa del lungo capitolo giudiziario che ha visto imputato Rieke, 63 anni, che già aveva presentato in sede di udienza preliminare la richiesta di patteggiamento della pena a tre anni e undici mesi con la concessione degli arresti domiciliari.

Se in un primo momento questa richiesta era stata rigettata, ieri l’accusa ha accettato la proposta che conferma la colpevolezza del camionista tedesco, ma che dovrà così subire una condanna molto minore rispetto a quella iniziale. La famiglia di Davide Rebellin, inoltre, è stata risarcita con la somma di 825 mila euro da parte dell’assicurazione.

Si attende, tra poco più di un mese, la convalidazione del giudice riguardo l’accordo trovato dalle parti.

Morte Rebellin, Rieke: “È stato un errore”

Wolfgang Rieke, dal suo carcere di Vicenza, dove è tenuto dopo il provvedimento di estradizione dalla Germania, ha rilasciato delle dichiarazioni. “È stato un errore e una tragedia e mi dispiace tanto, tanto, tanto. Me ne pento e accetterò la mia pena“.

Anche i legali della famiglia di Davide Rebellin hanno commentato la decisione. “Siamo soddisfatti, sicuramente è stato fatto tanto. Si pensava che nel momento in cui il camionista fosse andato in Germania non si sarebbe più visto. Invece è stato consegnato all’Italia ed è stato portato in carcere, quindi sicuramente la giustizia ha fatto il proprio corso“.

I fatti

Ricordiamo brevemente quanto successo da quel terribile 30 novembre 2022. Davide Rebellin quel giorno si stava allenando nelle vicinanze di casa, quando l’autista tedesco Wolfgang Rieke lo ha travolto. Il camionista, accortosi di quanto avvenuto, è fuggito, non prestando soccorso.

Purtroppo per il campione non c’è stato nulla da fare, ma da quel momento è iniziata una vera e propria caccia all’uomo, che nel mentre si era rifugiato in Germania per evitare la cattura. Nonostante abbia provato a cancellare le tracce, gli inquirenti sono risaliti a lui e alla dinamica dell’incidente, facendo emergere tutti i fatti.

Su Rieke è stato così emesso un mandato di cattura internazionale fino all’estradizione e all’arresto nel giugno 2023, data in cui è iniziata la sua permanenza nel carcere di Vicenza.

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Emanuele Peri